Da gennaio a giungo censiti 48.507 abitanti nel capoluogo manzoniano
Presentato il nuovo software di elaborazione dei dati
LECCO – Pubblicate sul sito internet istituzionale, e disponibili per la consultazione, le statistiche demografiche della popolazione residente nel Comune di Lecco relative al primo semestre del 2019.
Da gennaio a giugno sono stati censiti 48.507 mila abitanti residenti a Lecco (erano 48.477 a dicembre 2018): il centro città è l’area più popolata, con 6.485 abitanti (di cui 925 stranieri), seguono i rioni di S.Stefano (5.143 abitanti ci cui 649 stranieri) e Castello (5.140 abitanti di cui 316 stranieri). I rioni meno popolati sono Laorca (1.257 di cui 180 stranieri) e Bonacina (1.068 di cui 42 stranieri).
Il software grazie al quale i dati sono stati elaborati (Microsoft Power BI) consente un approfondimento puntuale dei diversi aspetti collegati con le caratteristiche di interesse. Non solo, con il medesimo applicativo sono stati rielaborati anche i numeri e le informazioni relativi all’annualità 2018, ugualmente consultabili sul portale comunale. CLICCA QUI per consultare i dati.
“Grazie a questo innovativo strumento di presentazione dei dati, dotato di un’interfaccia grafica accattivante ed interattiva che permette, in maniera intuitiva, di ottenere le risposte desiderate con un semplice click, abbiamo reso disponibili le statistiche demografiche complete del 2018 e pubblicato quelle relative al primo semestre del 2019 – ha annunciato l’assessore ai servizi demografici e innovazione tecnologica Lorenzo Goretti. “Un grazie va all’unità operativa informatica comunale guidata da Nicola Turilli, con la quale stiamo elaborando diversi progetti sul fronte dell’innovazione tecnologica”.
Nel corso di un incontro tenutosi ieri, martedì 23 luglio, in municipio, i dati sono stati anche già condivisi con le sigle territoriali delle organizzazioni sindacali, interessate all’analisi delle dinamiche sociali collegate con le statistiche della popolazione residente: “Un’incontro proficuo – ha spiegato l’assessore Goretti -, nel corso del quale è emersa la concreta possibilità di sovrapporre i numeri in nostro possesso con quelli collezionati nell’ambito delle attività svolte dalle OO.SS. così da ricavarne informazioni utili ai fini della programmazione e delle politiche sociali”.