Quasi 4 milioni di euro di donazioni all’azienda ospedaliera di Lecco per l’emergenza Covid
Fondazione ne raccoglie in tutto 4,2 milioni per ASST, medici, associazioni e enti di soccorso
LECCO – La generosità dei lecchesi conta e i numeri sono decisamente alti: quasi 4 milioni di euro sono quelli raccolti in favore dell’azienda ospedaliera di Lecco di cui 2,4 dalla sola campagna di solidarietà lanciata da Fondazione Comunitaria del Lecchese che complessivamente ha raccolto risorse per ben 4,2 milioni di euro destinate anche medici di famiglia, associazioni di volontariato e comuni.
Ottomila i cittadini che hanno partecipato ad ‘Aiutiamoci’ di Fondazione Comunitaria mentre altri 3,8 mila tra imprese e singoli cittadini hanno donato direttamente all’azienda ospedaliera, chi attraverso tre grandi catene solidali e chi individualmente.
Attrezzature sanitarie, mascherine, dispositivi di protezione e altro materiale sanitario è stato direttamente donato all’ospedale o acquistato tramite le risorse raccolte.
“E’ per noi il giorno di ringraziamento verso la popolazione che è stata vicina al nostro personale che si è impegnato in questa terribile battaglia che abbiamo dovuto affrontare” ha sottolineato Paolo Favini, il direttore dell’ASST di Lecco intervenendo in apertura della presentazione dei dati delle donazioni.
“Donazioni hanno permesso di migliorare le dotazioni dell’ospedale, di acquisire apparecchiature che resteranno nei reparti – ha proseguito Favini – Abbiamo dimostrato di essere, una grande famiglia forse è troppo, ma sicuramente una grande azienda. I lavoratori hanno saputo dare una risposta immediata a quanto abbiamo dovuto affrontare”.
L’abbraccio del territorio ai suoi ospedali
Al momento d’incontro con stampa e istituzioni hanno partecipato Virginio Brivio e Massimo Panzeri, sindaci di Lecco e Merate, centri dei principali ospedali lecchesi. “Questa risposta importante dei cittadini alla chiamata di aiuto ha evidenziato come l’ospedale non sia un luogo staccato dalla popolazione, c’è un intreccio fondamentale tra le comunità e le loro strutture sanitarie, le quali scoprono quindi un alleato per le sfide future”.
“Come enti locali abbiamo subito aderito alla raccolta fondi – ha ricordato Massimo Panzeri – il riscontro forte che c’è stato da territorio ci ha fatto capire quanto siamo in grado di fare gruppo di fronte all’emergenza. Dalle crisi nascono opportunità che sono state colte lavorando uniti”.
Il ruolo di Fondazione
Fondamentale è stata l’iniziativa di Fondazione Comunitaria del Lecchese che si è adoperata nelle settimane più dure della crisi sanitaria arrivando a raccogliere oltre 4,2 milioni di euro. Di questi 2,4 milioni sono stati destinati all’Asst di Lecco, 407 mila per acquisti di beni e materiale sanitario adoperato durante l’emergenza e 2 milioni per attrezzature sanitarie che sono arrivate il 30 giugno scorso ed ora in pianta stabile nell’ospedale.
Fondazione ha distribuito altrettante risorse a medici di famiglia, associazioni di volontariato e del soccorso.
“Ringraziamo gli oltre 8 mila donatori che hanno voluto esserci e dare il loro contributo in un mento di grande impegno e tragicità – ha sottolineato il presidente Mario Romano Negri – La Fondazione ha cercato di spingere su una visione più ampia rispetto all’erogazione del piccolo contributo all’ente o l’associazione, essere catalizzatori e avere un ruolo di sintesi tra i vari attori in campo, per affrontare insieme i problemi”.
Fondazione, come spiegato dal direttore Paolo Dell’Oro, ora prosegue la raccolta fondi che saranno impegnati a sostegno della ripartenza delle realtà impegnate nel sociale.
Il contributo degli alpini e di tanti altri donatori
Tanti contributi arrivati da cittadini, associazioni e aziende: significativa la cifra raccolta dagli Alpini di Lecco, ben 90 mila euro che tra le altre cose hanno permesso di acquistare il termoscanner installato all’ingresso dell’ospedale Manzoni e che rileva in automatico la temperatura di chi accede al presidio sanitario.
“Quando c’è da aiutare gli alpini non si tirano mai indietro. Durante il lockdown – ha raccontato il presidente delle penne nere, Marco Magni – tanti alpini mi hanno contattato per chiedere cosa potevamo fare. Così, tramite il sindaco Virginio Brivio, ci siamo messi in contato con Fondazione e abbiamo raccolto una cifra, di cui 71 mila euro dal territorio, che abbiamo devoluto alla raccolta fondi”.
Ma l’elenco dei donatori è lungo, qui i nomi di diverse aziende e associazioni che hanno aiutato con contributi diretti all’ospedale: Allegato 1 – Allegato 2
L’ordine dei medici
“La necessità di fronteggiare l’emergenza sanitaria determinata dalla pandemia “covid-19”, ha richiesto competenza, determinazione, impegno di persone e mezzi e, soprattutto, grande coesione sociale da parte di tutti i cittadini, professionisti della salute e civili uniti – ha commentato Pier Franco Ravizza, presidente OMCeO della Provincia di Lecco – Il percorso che abbiamo alle spalle ha permesso di gestire al meglio delle risorse la difficilissima “onda di piena” della pandemia”.
“Oggi sembra siamo fortunatamente avviati alla fase di contenimento della coda epidemica, con un soddisfacente controllo degli aspetti sanitari. Da qui in poi, con durata e complessità imprevedibili, dovremo affrontare il difficile cammino della ripresa, verso un livello di attività sociale e lavorativa il più possibile simili a quelli precedenti l’epidemia. In questa fase perdureranno criticità meno impressionanti dal punto di vista emotivo, ma estremamente significative per il pericolo di disgregazione del tessuto socio-economico del territorio”.
Agostoni: un patrimonio di generosità da mantenere
“In primo luogo ringrazio la Fondazione comunitaria del Lecchese per la qualificata gestione del Fondo nel periodo più acuto dell’emergenza sanitaria. Sono state settimane drammatiche, nel corso delle quali la campagna ‘Aiutiamoci’ si è distinta per le notevoli risorse raccolte, ma ha pure rappresentato un’importante occasione di unità e partecipazione attiva per l’intera comunità lecchese – spiega Guido Agostoni, presidente del Distretto Socio-sanitario della Provincia di Lecco – Questo patrimonio deve essere mantenuto anche nella nuova fase del Fondo, che assume la sfida di sostenere i servizi del territorio nella difficile ripartenza estiva ed autunnale, una ripresa della socialità e delle relazioni dopo un tempo di buio e paura”.
“Una ripresa – conclude Agostoni – che deve avvenire in unal ogica non competitiva ma di ricerca comune, di sintonia e collaborazione, chiamando tutti alla responsabilità per garantire le necessarie tutele e un clima di prudente serenità. Ci aspetta un tempo inedito a cui dobbiamo guardare con fiducia, con accortezza e capacità di condivisione per rilanciare le nostre comunità”.