Gli ultimi aggiornamenti della situazione da parte del Comitato
“E’ necessario che tutti insieme sostengano il progetto di recupero del lago di Olginate”
OLGINATE – “Ci eravamo lasciati con la nomina della dottoressa Francesca Rota alla presidenza del Parco Adda Nord e ciò aveva alimentato le nostre speranze di avere trovato un interlocutore credibile e molto attivo. La presidente non ha tradito le speranze promuovendo incontri con le amministrazioni di Olginate e Calolziocorte e con l’Autorità di bacino del Lario e dei Laghi minori concordando tutti sulla necessità di affidare l’incarico a un tecnico per la stesura di un progetto di fattibilità per il ritorno alla situazione precedente l’intervento di scavo nel letto del fiume Adda”.
Bisogna tornare indietro di oltre una decina di anni quando, a causa del progetto di navigabilità partito nel 2009, l’Adda ha subito delle escavazioni che hanno portato a un abbassamento del livello delle acque. Una battaglia che il Comitato sta portando avanti ormai da anni.
“Le ultime notizie in nostro possesso ci dicono che sarebbe necessario realizzare tra le due sponde due barriere, chiamate ‘traverse’, collocate una a monte del ponte della ferrovia e l’altra tra il ponte di Olginate e la diga con lo scopo di determinare il livello del lago che potrebbe addirittura superare quello precedente. Si tratta di un progetto di circa 300-400.000 euro che porterebbe a un innalzamento del livello del lago di circa 40 centimetri”.
Al Comitato, al di là del progetto di navigabilità che Regione sembrerebbe non voler abbandonare, preme che si ponga rimedio al danno ambientale creato ormai una decina di anni fa. “Siamo qui per chiedere con forza a Regione, Comuni e Autorità di Bacino di spingere perché questi interventi vengano realizzati. Il nostro timore è che, per l’ennesima volta, la situazione si stia impantanando. E’ necessario che tutti insieme sostengano con il progetto di recupero del lago di Olginate”.