Anche quest’anno la Maturità prevede solo la prova orale. L’ammissione non sarà però automatica
Per l’esame al termine del primo ciclo di istruzione (Terza Media) l’argomento del colloquio sarà assegnato agli studenti entro il 7 maggio
LECCO – Prenderà il via il 16 giugno alle ore 8.30 con l’avvio dei colloquio orali l’Esame di Stato 2021. Anche quest’anno, a causa dell’emergenza epidemiologica legata al Coronavirus, la Maturità (così come gli esami di Terza Media, qui l’ordinanza ministeriale) sarà ridotta alla sola prova orale.
“Sia per il primo che per il secondo ciclo, in considerazione dell’emergenza sanitaria – si legge sul Sito del Ministero dell’Istruzine – l’Esame consisterà in una prova orale che partirà dalla discussione di un elaborato, il cui argomento sarà assegnato alle studentesse e agli studenti dal Consiglio di classe entro il 7 maggio per l’esame del primo ciclo ed entro il 30 aprile per l’esame del secondo ciclo. I docenti accompagneranno i candidati, supportandoli e consigliandoli, nel corso della realizzazione dei loro elaborati”.
Per quanto riguarda la Maturità, a differenza dello scorso anno gli studenti non saranno automaticamente ammessi ma bisognerà avere alcuni requisiti sia in termini di rendimento scolastico (voti) che di frequenza delle lezioni, meglio spiegati nell’ordinanza ministeriale per il II ciclo e nelle FAQ (risposte alle domande frequenti) appositamente create dal Ministero e consultabili al seguente link: https://www.istruzione.it/esami-di-stato/faq.html.
Nello specifico: “Per l’ammissione sono richiesti votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e voto di comportamento non inferiore a sei decimi; è tuttavia prevista la possibilità di ammettere, con provvedimento motivato, nel caso di una insufficienza in una sola disciplina. Quanto al requisito della frequenza “per almeno tre quarti del monte ore personalizzato”, i collegi docenti possono prevedere deroghe, anche con riferimento alle specifiche situazioni dovute all’emergenza epidemiologica. Per quest’anno si prescinde invece dal possesso degli altri due requisiti previsti dal Decreto legislativo 62/2017, ossia dalla partecipazione alle prove INVALSI e dallo svolgimento delle attività di PCTO (percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento)”.