Sport Plan 2024: “Un tesserato su 5 in Italia è lombardo”

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Un’analisi approfondita per il futuro dello sport in Lombardia

Picchi: “Lo sport rappresenta un’importante opportunità di valorizzazione del territorio”

LECCO – Durante la presentazione di “Sport Plan 2024“, il sottosegretario alla Presidenza con delega a Sport e giovani, Federica Picchi, ha condiviso aggiornamenti sul sistema sportivo regionale. Questo studio analizza le abitudini dei praticanti, il stato delle infrastrutture e le esigenze specifiche del territorio, offrendo un quadro completo per il futuro dello sport nella regione.

Sport Plan 2024 prosegue e arricchisce il documento del 2020, esaminando la ripresa del settore sportivo lombardo dopo il difficile periodo della pandemia di Covid-19. Picchi ha dichiarato: “Questo volume fotografa la situazione attuale dello sport in Lombardia, una realtà composta da federazioni, associazioni, professionisti e numerosi amatori. Illustra chi pratica sport nella nostra regione e il numero degli impianti dedicati. Grazie alla vasta quantità di dati e all’accuratezza delle analisi, si rivela uno strumento prezioso per tutti gli operatori del settore”.

Dal 2018 al 2023, i contributi totali concessi ammontano a circa 359 milioni di euro, di cui 320 milioni destinati all’impiantistica e 39 milioni al sostegno della pratica sportiva. Il claim “Sport per tutti”, che guida l’azione politica regionale, rappresenta un obiettivo chiave per promuovere lo sviluppo e la formazione personale, l’adozione di stili di vita sani, l’inclusione delle persone più vulnerabili e la valorizzazione del territorio. I destinatari di queste iniziative comprendono società e associazioni sportive dilettantistiche, famiglie con figli minori, persone fragili, enti locali, gestori degli impianti e professionisti della montagna.

“La pubblicazione evidenzia anche i fabbisogni e le aspettative – ha commentato il sottosegretario – La politica sportiva non può essere ridotta a numeri e percentuali; è necessaria una visione che anticipi un percorso condiviso e indichi una direzione chiara. La nostra visione in Regione Lombardia si fonda sull’obiettivo che ogni attività sportiva contribuisca alla formazione non solo dei giovani, ma anche degli adulti e degli anziani, promuovendo stili di vita sani e favorendo l’inclusione delle persone più vulnerabili”.

In Lombardia, si contano 3.177.000 praticanti continuativi. Dall’analisi dei dati Istat emerge che il 43,2% dei residenti si dedica regolarmente all’attività sportiva, un dato superiore alla media nazionale del 36,9% e al 42,7% registrato nel 2019.

Considerando anche coloro che svolgono attività fisica occasionale, come passeggiate o gite in bicicletta, la percentuale complessiva in Lombardia raggiunge il 73,3%, ben oltre la media nazionale di 64,8%. Tuttavia, confrontando questi risultati con quelli del precedente Sport Plan, si nota un incremento dell’1,2% nel numero di cittadini sedentari in Lombardia.

“Desidero ricordare che di recente è stato aggiunto un nuovo comma alla Costituzione italiana – ha sottolineato Picchi – che riconosce il ‘valore educativo, sociale e promozionale del benessere psicofisico derivante dall’attività sportiva in tutte le sue forme’. Con orgoglio, osservo che la visione della Regione Lombardia sta anticipando quella dell’intero Paese”.

La Lombardia si conferma l’unica Regione italiana con oltre un milione di tesserati presso le Federazioni Sportive Nazionali (FSN) e le Discipline Sportive Associate (DSA), mantenendo un ruolo centrale nel panorama sportivo nazionale.

Infatti, il 17,25% del totale dei tesserati delle federazioni nazionali proviene da questa Regione. Questo dato segna un incremento rispetto al periodo pre-Covid, con un aumento del 2,20% rispetto al 2019, nonostante le significative limitazioni imposte durante i due anni precedenti per contenere la diffusione del virus.

Se a questo dato si aggiunge quello relativo alle iniziative degli Enti di Promozione Sportiva (EPS), tenendo conto di una riduzione del 25% per evitare sovrapposizioni nei tesseramenti, si arriva a un totale impressionante di 2.515.250 tesserati, corrispondenti a circa il 20% del totale nazionale. In altre parole, 1 tesserato su 5 in Italia è iscritto in Lombardia. Tra questi, il 39,3% è di genere femminile, rispetto a una media nazionale del 31,3% nella categoria “atleti”.

“Chi pratica sport – ha osservato Picchi – migliora la propria salute e si ammala meno. Un’indagine del Credito Sportivo ha rivelato che ogni persona sedentaria costa allo Stato 201 euro in spese sanitarie. Inoltre, lo sport rappresenta un’importante opportunità di valorizzazione del territorio, come dimostrano le numerose competizioni podistiche e ciclistiche che attraggono atleti da tutto il mondo. In sostanza, è uno dei nostri migliori biglietti da visita”.

In totale i tesserati, e le società sportive (ASD/SSD) in Lombardia sono: Bergamo 308.582, di cui 37,83% femmine e 62,17 maschi. 2.480 ASD /SSD; Brescia 331.141, di cui 37,34% femmine e 62,66% maschi. 2.764 ASD/SSD; Como 121. 869, di cui 35,03% femmine e 64,97% maschi. 1.216 ASD/SSD; Cremona 82.556, di 35,89% femmine e 64,11% maschi. 835 ASD/SSD; Lecco 69.799, di cui 33,59% femmine e 66,41% maschi. 591 ASD/SSD; Lodi 46.860, di cui 36,13% femmine e 63,87% maschi. 410 ASD/SSD.

Inoltre, a Mantova: 122.280, di cui 41,65% femmine e 58,35% maschi. 928 ASD/SSD: Milano 854.693, di cui 41.65% femmine e 58,35% maschi. 5.525 ASD/SSD; Monza e Brianza 191.983, di cui 41,06% femmine e 58,94% maschi. 1.240 ASD/SSD; Pavia 97.614, di cui 36,74% femmine e 63,26% maschi. 1.095 ASD/SSD; Sondrio 51.319, di cui 40,83% femmine e 59,17% maschi. 440 ASD/SSD; Varese 236.557, di cui 41,80 % femmine e 58, 2 % maschi.

L’indagine, di tipo quantitativo, è stata condotta attraverso 1.203 interviste utilizzando le metodologie CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) e CAMI (Computer Assisted Mobile Interviews). Il campione rappresenta la popolazione residente in Lombardia, di entrambi i sessi e con un’età a partire dai 18 anni, segmentato per sesso, età e provincia di residenza.

L’anagrafe degli impianti sportivi della Regione Lombardia offre un’ampia panoramica del panorama sportivo locale. Sono registrati un totale di 13.283 impianti, che mettono a disposizione 41.359 spazi per attività sportive. Di questi, oltre 40.591 (più del 98%) sono attivi. L’età media degli impianti lombardi è di 46 anni, con il 25% realizzato dopo il 2000.

La provincia di Milano vanta il maggior numero di spazi dedicati alle attività sportive, seguita da Brescia e Bergamo. Le discipline più praticate includono il calcio e il calcio a 5 (23,9%), seguiti dalla pallavolo e dal beach volley (14%), dalla pallacanestro (12,9%), dalle attività di ginnastica e motorie (9,5%), e dal tennis e padel (7,9%).

Sono presenti anche 1.839 aree dedicate allo sport libero, ovvero spazi all’aperto, attrezzati o meno, per la pratica di discipline sportive non strutturate. Queste includono Percorsi Vita, Playground, Skate e BMX Park, Parchi Urbani, Piste Ciclabili e Pedonali, percorsi per Trail Running, Trekking e Mountain Bike, oltre alle Spiagge. Dal punto di vista territoriale, quasi il 60% di queste aree si concentra nel triangolo Milano-Bergamo-Brescia.

Le piste da sci costituiscono il 30% degli impianti sportivi outdoor in Lombardia, con un totale di 626 piste e 281 impianti di risalita. Analizzando la tipologia di attività, il 90% delle piste è dedicato allo sci alpino, con quasi il 50% di queste situate nella provincia di Sondrio.

“C’è ancora molta strada da percorrere, e ne sono consapevole. Dobbiamo affrontare il fabbisogno di finanziamenti e promuovere l’inclusione, soprattutto per quanto riguarda l’adesione delle ragazze, delle donne e delle persone con disabilità alla pratica sportiva. Per raggiungere questi obiettivi, è fondamentale creare una sinergia tra privati, enti del terzo settore e istituzioni. Regione Lombardia è presente e continuerà a sostenere questo percorso congiunto” ha concluso Picchi.

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