La Prefettura: “Necessario un intervento stimato in oltre 6 ore per la messa in sicurezza della volta della galleria”
Anas: “Domani (domenica, ndr), nuovo sopralluogo per effettuare rilievi e verifiche, al fine di definire l’intervento di messa in sicurezza”
LECCO – “A seguito dello specifico sopralluogo da parte di Anas, anche con la presenza dei Vigili del Fuoco, è stata ravvisata la necessità di procedere ad un intervento di messa in sicurezza della volta della galleria con tempi stimati superiori a sei ore. D’intesa con Provincia di Lecco e Compartimento ANAS Milano, la Prefettura di Lecco ha disposto l’attivazione della pianificazione di emergenza per blocco SS36 fino a cessate esigenze”.
Questo quanto comunicato alle 18.33 di oggi, sabato, dalla Prefettura di Lecco attraverso una nota stampa.
In buona sostanza il tunnel del Monte Barro resta chiuso fino a quando non verranno terminati i lavori di manutenzione.
Interventi che, come già in precedenza emerso e come ribadisce la Prefettura nel suo comunicato stampa, sono necessari “a causa del distacco di alcuni calcinacci all’interno della Galleria Monte Barro, verificatosi alle ore 10.40 circa di stamattina 29 giugno”, distacco che ha quindi reso necessaria la chiusura della medesima galleria in direzione Nord (Sondrio) con uscita obbligatoria allo svincolo di Civate-Isella sulla SP369.
Tempi di intervento che tuttavia non sembrano essere così celeri, stando infatti al comunicato stampa inoltrato poco più tardi da Anas (ore 19.23) si legge: “La ricognizione con cestello elevabile ha messo in evidenza una lesione ad andamento semicircolare di recente formazione, mentre non si rilevano perdite idrauliche. Domani (domenica, ndr) il sopralluogo continua per ulteriori rilievi e verifiche, anche con tecnici specializzati, al fine di definire l’intervento di messa in sicurezza da eseguire nel tratto di galleria interessato dalla lesione”.
Insomma, lungo la SS36 non si prevede una riapertura imminente della canna Nord del Tunnel del Monte Barro, quanto meno non nella mattinata di domani, quando Anas dovrà tornare con i suoi tecnici per effettuare “ulteriori rilievi e verifiche” per poi “definire l’intervento di messa in sicurezza”.
Per la viabilità lecchese l’ennesimo giorno di passione che ha evidenziato ancora una volta i limiti della rete stradale a fronte di un flusso di traffico che, nel corso degli anni, è cresciuto.