Secondo la tradizione popolare gli ultimi tre giorni di gennaio sono i più freddi dell’anno
Le previsioni per il weekend: meteo stabile e temperature non particolarmente rigide
LECCO – Gli ultimi tre giorni di gennaio, secondo la tradizione popolare, sono i giorni più freddi dell’anno, conosciuti anche come i ‘giorni della merla’.
Il nome, come spesso accade, affonda nella leggenda che racconta di una candida merla che, a causa del freddo intenso, per non morire assiderata finì per rifugiarsi in un camino, dove vi rimase per tre giorni. In questo modo la merla riuscì a sopravvivere, grazie al calore del comignolo, ma quando ne uscì si accorse che le sue piume erano diventato grigie. Da allora i merli nacquero con piume di colore nero.
La filastrocca lecchese
I giorni della merla sono raccontati anche in una vecchia filastrocca (rigorosamente in dialetto) che una volta veniva raccontata ai bambini:
“Me n’incaghi o ginee che i me merli li ho levee. Vun ghe n’ho, e duu l’imprestaroo del m’è fradèll febree, che de bianca che te set negra te deventaret”.
La filastrocca vede la merla parlare con il mese di gennaio, al quale dice che se ne infischia (Me n’incaghi ) di lui e del suo freddo (in realtà non ancora arrivato) a tal punto che i suoi merli li ha già allevati (li ho levee). Ma il mese di gennaio non ci sta e risponde, che un giorno in più l’ha, il 29 (Vun ghe n’ho) e due se li farà prestare dal fratello febbraio arrivando al 30 e 31, ammonendo poi la merla che da bianca che era, sarebbe diventata nera. Fu così che arrivò il freddo e cominciò a nevicare e per salvarsi la merla dovette rifugiarsi in un comignolo, pagando il prezzo di non avere più le piume bianche.
Le previsioni meteo
Contrariamente alla leggenda, le previsioni meteo per l’ultimo weekend di gennaio 2021 annunciano un clima non particolarmente freddo con valori diurni prossimi ai 10-11°.
Il meteo sarà sostanzialmente stabile su gran parte della nostra Regione grazie a correnti nord-occidentali. Precipitazioni nevose sopra ai 900-1000 metri sono attese sulle aree alpine di confine. Una fugace precipitazione atlantica porterà deboli piogge più diffuse durante la giornata di sabato ma da domenica è atteso un nuovo miglioramento.