Alpini di Mandello e Abbadia chiamano a rapporto le ex penne nere

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Momento conviviale per costruire le future basi del gruppo

Obiettivo dell’apericena recuperare gli alpini ‘dormienti’ che prestarono servizio militare o iscritti per un periodo limitato nell’ANA

MANDELLO/ABBADIA – Moltissimi cappelli alpini, nel corso degli anni, per un motivo o per un altro, sono finiti su una mensola o in una cantina a prendere polvere. Per il Gruppo Alpini di Mandello e Abbadia è arrivato il momento di rispolverarli nel corso dell’apericena in programma sabato 27 maggio alle ore 17.30, nella sede di via alla Stazione.

Invitati speciali proprio le penne nere che, negli anni della loro gioventù, prestarono servizio militare nelle Truppe Alpine, senza poi iscriversi all’ANA, o magari che sono stati iscritti per un periodo limitato di tempo. Intenzione del gruppo conoscerli più da vicino e in maniera approfondita.

Claudio Bianchi, capogruppo Alpini di Mandello

Promotore dell’iniziativa il capogruppo Claudio Bianchi: “Siamo consapevoli del fatto che, sul nostro territorio, esistano tanti giovani e magari meno giovani che, nel corso degli anni, chi per una ragione e chi per un’altra, non abbiano avuto modo oppure occasione di conoscere la realtà del nostro Gruppo. Credo sia arrivato il momento per cercare di capire le motivazioni di questi alpini e, magari, iniziare a costruire con loro qualcosa di concretizzabile in ottica futura”.

Dalle parole ai fatti, come impone il miglior pragmatismo che contraddistingue le penne nere di tutta Italia: “L’ANA, soprattutto a livello nazionale e sezionale – prosegue Bianchi – è da anni che va ripetendo un sentimento di sensibilizzazione verso questa tematica: il Gruppo di Mandello e Abbadia vuole partire oggi nel pensare al proprio domani”.

Il capogruppo e, più in generale, il Consiglio direttivo ha così provveduto a inoltrare un invito personale a ogni ‘dormiente’, in attesa di potersi incontrare per questo momento conviviale. Ed è solo il primo passo: “Se vedremo che i risultati inizieranno ad arrivare – conclude il capogruppo mandellese – non è da escludere la possibilità di organizzare altri momenti aggregativi per questi ‘giovani’ e ‘meno giovani’ “.