Il Comune bussa in Regione per portare avanti il progetto di risanamento del lago di Sartirana
Due gli interventi previsti: dalla diluzione – washout all’asportazione dei sedimenti
MERATE – Due milioni e 500mila euro per risanare il lago di Sartirana. A tanto ammonta il contributo, a fondo perduto, che il Comune chiede alla Regione nell’ambito di quanto previsto dalla delibera della Giunta regionale del 18 gennaio 2021 con cui sono stati messi sul piatto della bilancia 20 milioni di euro per interventi sui laghi e sulla biodiversità, sul recupero delle sponde lacuali e per gli interventi dei battelli spazzini.
Un’occasione importante di finanziamento che a Palazzo Tettamanti non vogliono farsi scappare. Ieri, in Giunta, è stato dato il via libera alla presentazione dei progetti in Regione, di cui da tempo parla l’assessore con delega all’Ecologia Andrea Robbiani.
Due gli interventi che l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Massimo Panzeri, ha presentato al Pirellone chiedendone il finanziamento. Entrambi vanno nella direzione di risanare il lago di Sartirana, da tempo affetto da problemi di grave alterazione del bacino lacustre (carenza di ossigeno, elevati valori di fosforo), che portano a una condizione di ipertrofia, culminata lo scorso agosto nella grande moria di pesci.
Diluizione e washout
Uno, del valore di 350mila euro, prevede un intervento di diluzione e washout, con la realizzazione di un pozzo da cui attingere acque, al bisogno, da immettere nel lago. In questo modo, come si legge nella relazione tecnica effettuata dal Comune, “l’avere a disposizione queste acque aggiuntive consente di effettuare operazioni di diluizione, ovvero diminuzione della concentrazione dei nutrienti mediante immissione di acqua a basso contenuto di nutrienti e di washout, ovvero di aumento della fuoriuscita di biomassa in occasione delle fioriture algali, potendo poi integrare il livello delle acque. Entrambe le operazioni concorrono ad una consistente riduzione della concentrazione di fosforo e di conseguenza ad una diminuzione della crescita algale migliorando quindi la condizione trofica del lago”.
Asportazione dei sedimenti
Più ingente la spesa prevista per il secondo intervento, pari a un milione e 500mila euro, relativo alla famosa asportazione dei sedimenti per ripulire nel profondo il fondo del lago e rallentare il processo di impaludamento, comprendente anche il campionamento dei suoli del bacino imbrifero e l’allontanamento del materiale asportato.
Un ingente lavoro che permetterebbe, stando sempre a quanto riportato in relazione, di “eliminare significative quantità di nutrienti ma soprattutto di esporre strati di diversa composizione chimico-fisica e quindi con minore disponibilità al rilascio di nutrienti. L’asportazione dei sedimenti viene praticata anche per aumentare la profondità del corpo idrico, per ridurre la presenza delle macrofite e per rimuovere le sostanze tossiche sedimentate. L’intervento proposto concerne la rimozione di uno strato di 40 cm di sedimento nella parte centrale del lago, più ricca di nutrimenti, con obiettivo l’asportazione di 14.000 mc di sedimento. Per limitare gli effetti collaterali e per facilitare la gestione e lo smaltimento si è previsto di asportare il materiale solo nei mesi invernali, a giorni alterni, per 4 ore al giorno, prevedendo 3 anni di lavori. Il dragaggio dei sedimenti, oltre ai benefici al livello trofico, comporta anche un aumento della profondità rallentando il processo di interramento dello specchio lacustre”.
La lettera di avallo della Provincia
La richiesta di finanziamento avanzata dall’amministrazione comunale è stata avallata anche dalla lettera firmata dal presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli che, valutando positivamente l’intervento di risanamento proposto dal Comune di Merate, “auspica che possa ottenere il finanziamento regionale, al fine di consentire l’urgente e necessario risanamento”.