L’abbandono rifiuti è diventato reato penale anche per i privati cittadini

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rifiuti binari lecco

L’associazione Monte di Brianza: “La legge riguarda tutti i rifiuti compresi quelli che ‘intanto marciscono’ “

Precedentemente la sanzione penale non riguardava i privati cittadini

CALCO –  La legge 137/2023 è ora pienamente operativa, introducendo una sanzione di carattere penale, anziché amministrativo, per chiunque si renda colpevole di abbandono di rifiuti, compresi i cittadini comuni.

Chiunque abbandona rifiuti è punito con un’ammenda di un minimo di mille euro ad un massimo di 10mila (precedentemente la norma prevedeva solo una multa da 300 a 3mila euro) pena che può raddoppiare se si tratta di rifiuti pericolosi.

A ricordare l’entrata in vigore della nuova legge è l‘associazione Monte di Brianza.

“Per rendersi conto di quanto l’intervento fosse necessario, urgente così come non più derogabile basta guardarsi intorno. Infatti non ci sono prati, boschi, bordi di strade nonché valloni quasi irraggiungibili che non abbiano ormai il loro ordinario corollario di rifiuti abbandonati – dichiarano dall’associazione – Un’immagine che rimanda ad un senso di spregio e sfregio dell’ambiente dando una idea di trascuratezza e di offesa alla bellezza del nostro territorio”.

Valgreghentino rifiuti abbandonati

Come anticipato, l’associaizone ricorda che “l’abbandono di rifiuti, da qualche mese, ha conseguenze penali anche per i privati e questo, grazie alle modifiche contenute nel decreto legge n°105 del10/08/2023 e recentemente convertito nella legge n°137 del 9/10/2023. Il provvedimento inasprisce le disposizioni nei confronti di quel malcostume ormai diffuso e tipicamente italico dell’abbandonare rifiuti nell’ambiente”.

Per esemplificare il tutto l’associazione Monte di Brianza spiega: “Precedentemente, il reato penale era commesso solo se una batteria di un’auto veniva abbandonata in un prato da un professionista/meccanico/partita iva. Se la stessa batteria fosse stata abbandonata da un privato sarebbe stato semplice abbandono di rifiuti con la conseguente sanzione pecuniaria amministrativa a sanare l’illecito amministrativo. Naturalmente con gli esempi, grazie anche e soprattutto ad arroganza, ignoranza e maleducazione, potremmo andare avanti praticamente all’infinito ma era solo per dare un’idea”.

La norma entrata in vigore nei mesi scorsi modifica la tipologia di sanzione a carico, appunto dei privati assoggettati ora ad una ammenda con conseguenze penali.

“La legge riguarda tutti i rifiuti compresi quelli che ‘intanto marciscono’ e abbandonati proprio per questo in boschi e prati – concludono dall’associazione – Si ricorda che si ha l’obbligo di legge di conferire i propri rifiuti ai canali dedicati quali piattaforma ecologica o raccolta differenziata porta a porta”.