Undici cartelli e 130 frecce disseminate in città per invitare a scoprire Merate a passo lento
Robbiani: “Un lavoro importante che si integrerà con quello del museo diffuso per valorizzare a tutto tondo la nostra città”
MERATE – Diciotto chilometri e oltre di sentieri segnalati per valorizzare e mettere in risalto le bellezze paesaggistiche della città. Ma anche per far scoprire che è possibile muoversi in maniera più dolce e sostenibile intorno a casa.
Sono apparsi da qualche settimana in città i cartelli e le frecce per indicare le connessioni e i sentieri che si snodano tra un punto e l’altro di Merate mettendo in connessione frazioni e luoghi diversi. Una mappa dei percorsi, voluta dall’assessore all’Ambiente Andrea Robbiani e realizzata grazie al supporto degli uffici, che verrà presto integrata e ulteriormente valorizzata con il contributo dell’assessore alla promozione turistica Fiorenza Albani che, nell’ambito del progetto del museo diffuso, provvederà a segnalare anche i maggior luoghi di interesse artistico e culturale disseminati in una città che nei secoli scorsi è stata luogo di villeggiatura della nobiltà milanese.
Undici, per ora, i pannelli apparsi in diversi angoli di Merate con riportata la mappa realizzata poi da un grafico che, utilizzando immagini ad acquarello per indicare i luoghi di maggior pregio storico e artistico, ha restituito il quadro di una città ricca e capace ancora di stupire.
Cinque i percorsi previsti, di diverse lunghezze ognuna, con quattro punti di partenza diversi, ovvero il Castello di piazza Prinetti, la foce del lago della riserva di Sartirana, il semaforo di via Cerri a Novate e la chiesina di San Giuseppe a Cicognola.
Ben 130 le frecce, di colore diverso (giallo, blu, verde, rosso e arancione), disseminate sul territorio con riportate le distanze e la lunghezza del percorso.
“Sono percorsi belli, nella stragrande maggioranza dei casi su sentieri sterrati, capaci di restituire una nuova immagine della nostra città. Con 18 chilometri di percorsi da effettuare, penso che possiamo anche accettare che, per qualche settimana, il percorso intorno alla riserva del lago di Sartirana venga chiuso per ragioni di tipo naturalistico” rimarca l’assessore, senza perdere l’occasione di ribadire la propria visione in merito alla vicenda della chiusura dell’accesso al lago e del nuovo piano di gestione della riserva (punto all’ordine del giorno del consiglio comunale di giovedì sera).
La mappa (che già ha catalizzato l’interesse e la curiosità di meratesi e non) è solo l’inizio di un… percorso. Già sulla mappa, sono indicati, con dei bolli in bianco e nero, luoghi di interesse artistico, religioso, culturale e storico presenti a pochi passi da Merate. “I percorsi non finiscono chiaramente qui. Sarebbe bello continuare questo lavoro mettendoci in connessione ai comuni limitrofi”. Per scoprire che raggiungere l’Adda potrebbe essere molto più avvincente e stimolante a piedi, anziché in auto, oppure che Brivio è tutt’altro che lontano da Merate passando per boschi e sentieri.
Non meno importante il lavoro che verrà svolto sul fronte della promozione artistica e culturale nell’ambito del progetto del museo diffuso, come ribadito dall’assessore Albani. “Oltre ai beni storici e architettonici, penso anche ai personaggi, noti o meno noti, che hanno intrecciato la propria vita con quella della città”. L’idea è quindi quella di sfruttare la rete dei sentieri per trasformarla anche in un viaggio nella memoria raccontando, tramite cartelli con QR code, la storia di Merate.