Il comitato Viale Verdi ha incontrato per strada i residenti per illustrare il progetto di riqualificazione
Papaleo: “La maggior parte non era a conoscenza dei dettagli dell’intervento. Le richieste? Concrete e semplici”
MERATE – Buona la prima. Sono state tante le persone che questa mattina, sabato, incuriositi dalle tavole affisse sulla ringhiera, si sono fermate sul marciapiede per conoscere da vicino il progetto di riqualificazione di viale Verdi.
Fedele al motto “Se la montagna non va da Maometto, è Maometto che va alla montagna”, il presidente del Comitato Viale Verdi Giuseppe Papaleo ha deciso di promuovere una serie di gazebo sul viale per presentare e spiegare il progetto di riqualificazione ai residenti. L’opera pubblica, il cui costo si aggira sui 3 milioni di euro, prevede la sostituzione degli impianti semafori di via Cazzaniga e via Turati con delle rotonde, la realizzazione di un ampio marciapiede lungo la strada che collega da est a ovest la città. Non solo ci sono anche nuovi parcheggi sia da una parte che dall’altra della strada, un nuovo parco giochi vicino all’asilo e una piazzetta destinata alla socializzazione. E verrebbe eliminata la ciclabile a lato della strada.
L’intervento, approvato in via preliminare, ha suscitato un ampio dibattito nelle commissione e nei consigli comunali, candidandosi come argomento principe della campagna elettorale ormai avviata. Ma aldilà dei clamori suscitati nella sala consiliare di Palazzo Tettamanti, il progetto è apparso, questa mattina, sconosciuto ai più.
Un progetto sconosciuto ai più
Lo precisa lo stesso Papaleo, oggi in prima fila insieme ai consiglieri del direttivo Thomas Brescia e Tiziana Rubino. “Il gazebo allestito nell’area dell’ex bar Mentin ha permesso di appurare che molti residenti non erano minimamente al corrente di quanto previsto dal progetto. Quanto ai desideri espressi, sono quelli di persone normali che chiedono semplicemente che la via venga resa più sicura e funzionale alle esigenze dei residenti. Che il progetto porti la firma di qualche famosa archistar non interessa a nessuno. La gente vuole marciapiedi per camminare in sicurezza, parcheggi ordinati e magari anche un posto dove sedersi per riposarsi un attimo”.
Nessuno delle persone presenti al gazebo è entrata oggi nella diatriba “rotonde o semafori intelligenti”, anche se dal confronto è emerso uno spunto interessante.
L’idea dei semafori a chiamata per i pedoni
“Chiederemo in Comune la possibilità di inserire in corrispondenza degli attraversamenti pedonali lontani dalle rotonde dei semafori a chiamata pedonale. In questo modo, i pedoni attraverserebbero in totale sicurezza e le auto sarebbero costrette a rallentare la loro corsa”. Il timore di alcuni è che le rotonde potrebbero portare ancora più traffico sul Viale. “Ma già così il Viale è invaso dalle auto. Cosa dovremmo fare? Dichiarare guerra ai paesi confinanti? Il traffico esiste e non possiamo toglierlo. Possiamo però rendere più vivibile il quartiere”.
Gazebo in viale Verdi: si replica per altri due sabati
Un obiettivo che il Comitato vuole portare avanti apportando le modifiche più opportune al progetto. Il gazebo verrà allestito anche sabato prossimo davanti alla scuola materna e il sabato successivo ancora davanti all’ex bar Mentin. “Sarà l’occasione anche per parlare del pranzo di vicinato in programma il 19 maggio”.