Merate, Piazza Prinetti vuota e via degli Alpini piena. “Occasione persa per il centro”

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Le due fotografie di ieri a confronto: piazza Prinetti vuota e via degli Alpini piena

Ieri, domenica, il mercatino degli hobbisti, “cassato” in centro, si è tenuto in via degli Alpini riscuotendo successo

Vitali (Pro Loco): “Duecento persone perse in centro”. L’assessore Procopio: “L’iniziativa è stata spostata raccogliendo il parere, quasi unanime, dei commercianti”

 

MERATE – Piazza Prinetti senza bancarelle e anche senza gente e via degli Alpini, dove la Pro Loco ha dovuto trasferire il mercatino degli hobbisti, originariamente previsto in centro, animata da un continuo via vai di persone.

E’ la fotografia scattata ieri, ultima domenica prima del Natale, tradizionalmente la più accesa dal punto di vista del commercio con la corsa ai regali e la ricerca della strenna natalizia da donare a parenti e amici. Un’immagine che riapre, con prepotenza, il dibattito sull’opportunità di promuovere o meno gli eventi in piazza come volano anche alle attività commerciali che li vi operano.

Era stato proprio durante l’ultima (e a dir la verità anche unica, almeno nell’ultimo periodo) riunione tra amministrazione comunale e commercianti del centro che l’assessore al Commercio Giuseppe Procopio aveva di fatto raccolto il malcontento di diversi commercianti per le troppe attività promosse in centro nel fine settimana decidendo così di annullare l’iniziativa in programma domenica 18 dicembre in piazza Prinetti. La Pro Loco, presente in sala con la presidente Simona Vitali, a sua volta commerciante nonché presidente dimissionaria dell’associazione di commercianti La nostra mela, aveva così poi deciso di spostare l’evento in via degli Alpini.

Risultato? Piazza Prinetti senza bancarelle e anche senza persone a spasso a curiosare tra le vetrine e via degli Alpini piena di anime, attirate anche dal villaggio di Natale predisposto dagli Amis dei Pumpier.

Nulla di imprevedibile, almeno secondo la presidente della Pro Loco Simona Vitali: “Le fotografie parlano da sole. Le duecento persone che sono passate ieri al mercatino degli hobbisti allestito in via degli Alpini sarebbero passate anche in centro: questo è un dato oggettivo, che non può essere smentito”. E, giusto per ricordare la genesi degli eventi, ribadisce: “La Pro Loco aveva presentato il programma di eventi in cui era previsto anche il mercatino degli hobbisti per domenica 18. L’iniziativa è stata annullata e spostata dal centro storico per timore che potesse danneggiare i commercianti nell’ultima domenica di attività prima delle feste. Non dico altro”.
L’amaro in bocca è, però tanto. “E’ un’occasione persa per il centro”. E il caso è stato dibattuto anche nella chat dei commercianti.

Dal canto suo l’assessore al commercio Giuseppe Procopio ricorda, a sua volta, la cronistoria: “Il trasferimento del mercatino degli hobbisti dal centro a via degli Alpini è una scelta che l’amministrazione comunale ha fatto assecondando la richiesta della maggior parte dei commercianti presenti all’incontro tenuto in sala consiliare a inizio novembre. I negozianti volevano la piazza libera da eventi, ritenendola importante per lo shopping e per la facilità di parcheggio. Certo vedere la piazza vuota provoca tristezza, ma penso che le ragioni di questo vuoto siano più profonde ed è su questo che bisogna interrogarsi e confrontarsi”.

Il vice sindaco Giuseppe Procopio

Così come ribadito nel corso dell’ultimo incontro, il vice sindaco conferma la disponibilità a un nuovo faccia a faccia con gli esercenti del centro, a gennaio, per tracciare un bilancio dell’attività sotto il periodo di Natale e programmare insieme gli eventi nella stagione primaverile e invernale. L’appello è all’unità e alla condivisione.

“A chi lamenta la piazza vuota, ricordo anche che quella di ieri è stata l’unica iniziativa annullata in centro e spostata da un’altra parte su un totale di 3 fine settimana con doppi appuntamenti per ogni weekend. Quello che resta è sì l’immagine della piazza vuota di ieri: un dato da cui dobbiamo partire per ragionare a più ampio raggio. Non penso che basti un mercatino per risollevare le sorti del commercio di vicinato e penso che anche in questo caso bisogni puntare sulla qualità”.