L’antico volume è stato restituito settimana scorsa alla biblioteca Manzoni di Merate
Il libro, riportante ancora il timbro a umido con scritto Collegio Manzoni, è tornato “a casa”, a disposizione di esperti e studiosi
MERATE – Era finito all’asta in una nota piattaforma online, ma agli occhi attenti dei carabinieri del nucleo Tutela dei Patrimonio Culturale non è sfuggito il vistoso timbro ad umido riportante l’iscrizione relativa al “Collegio Comunale di Merate”.
E’ stato restituito settimana scorsa alla biblioteca di Merate, al termine di una lunga e meticolosa indagine effettuata dalla Procura di Udine, il volume, edito nel 1732, intitolato “Theologia moralis”, facente parte della collezione storica del Collegio Manzoni. Presenti alla consegna, avvenuta giovedì pomeriggio, l’assessore alla Promozione Turistica e Culturale Fiorenza Albani e la direttrice della biblioteca Cristina Viganò.
Il libro, una ristampa dell’omonima opera del teologo francescano bavarese Anaklet Reiffenstuel (1642-1703), era finito infatti su una nota piattaforma commerciale on-line, frequentemente visitata dai militari del nucleo Tpc al fine di contrastare la commercializzazione di beni culturali di provenienza illecita.
Ed è proprio grazie a questa attenta analisi che sono scattate le indagini. A insospettire gli inquirenti, il contenuto del libro che lasciava presagire una probabile appartenenza ecclesiastica e quindi potenzialmente rientrante nella tutela prevista dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Ignaro il venditore, residente a Codroipo in provincia di Udine, che ha spiegato agli inquirenti di aver acquistato il tomo in un mercatino locale e ha poi consegnato il libro antico a carabinieri. A questo punto, sequestrato il bene, i militari hanno avviato le indagini per risalire al legittimo proprietario. A guidarli il vistoso timbro ad umido riportante l’iscrizione relativa al “Collegio Comunale di Merate”.
Da qui i contatti con i responsabili della Biblioteca Civica di Merate, nella quale sono conservati i volumi del Collegio comunale, intitolato nel 1873 ad Alessandro Manzoni che lì aveva studiato da giovane. Dai controlli effettuati è stato possibile accertare come il volume appartenesse a tutti gli effetti alla biblioteca, ignara però, complici le movimentazioni del patrimonio librario nel corso dei decenni, della dispersione del stesso volume.
Rivendicata formalmente la proprietà del libro di Anacleto, la biblioteca è riuscita così a tornare in possesso del proprio bene, che verrà riallocato nel fondo antico per essere valorizzata e messa a disposizione di esperti e appassionati di tomi storici di carattere religioso per la consultazione e lo studio.
Solo qualche mese fa, i carabinieri del nucleo tutela del patrimonio, questa volta di Monza, avevano riconsegnato al Comune di Merate un altro bene storico, sempre sottratto dal patrimonio comunale. In questo caso si trattava di un quadro, trafugato dalla Villa Confalonieri, quando era ancora sede del Municipio, e ritrovato, anche in questo caso, in vendita su una piattaforma di aste online (qui articolo).