Montevecchia: scuola trasferita a Missaglia? Il consiglio pastorale lancia una petizione

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In due giorni raccolte già più di 350 firme per chiedere chiarezza all’amministrazione comunale sul futuro della scuola primaria

Il consiglio pastorale a fianco delle famiglie preoccupate in merito alle voci di un trasferimento dell’attività didattica dovuto ai lavori di adeguamento sismico della scuola primaria

MONTEVECCHIA – “Chiarire il futuro della scuola di Montevecchia”: è l’eloquente titolo della petizione promossa dai componenti del consiglio pastorale della parrocchia per chiedere all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ivan Pendeggia di precisare quali sono le intenzioni del Comune in merito al futuro della scuola primaria montevecchina.

A spingere i parrocchiani a dar vita alla raccolta firme, promossa sia sul web tramite la piattaforma change.org sia attraverso i moduli cartacei, sono state le voci raccolte in paese circa la volontà della Giunta di spostare l’attività didattica alla scuola primaria di Missaglia per permettere l’esecuzione dei lavori di adeguamento sismico della scuola.

Amministratori e responsabili del Comune durante l’assemblea di novembre

Un argomento, quest’ultimo, sollevato e discusso nel corso dell’assemblea con i cittadini promossa a inizio novembre in cui l’attenzione si era però focalizzata sulla necessità di mettere in sicurezza la strada che porta all’Alta Collina, spiegando come per l’edificio che ospita le scuole non vi fossero tempistiche urgenti.

Ora però voci sempre più ricorrenti in merito a contatti in corso con l’amministrazione comunale di Missaglia per un trasferimento delle classi hanno portato il consiglio pastorale a prendere pubblicamente posizione in merito inoltrando una richiesta di chiarimenti al sindaco Pendeggia e alla dirigente dell’Istituto Comprensivo Bonfanti e Valagussa di Cernusco Lombardone Maria Cristina Cilli.

Raccogliendo la forte preoccupazione delle famiglie e i timori in merito alla formazione della classe prima (per il mancato raggiungimento, a oggi, del numero minimo di iscritti), i componenti del consiglio pastorale, che ieri hanno iniziato a raccogliere le firme anche sul sagrato della chiesa, hanno esternato a loro volta, preoccupazione, rimarcando come “su una questione così importante non c’è sufficiente chiarezza di comunicazione e coinvolgimento del popolo di Montevecchia”.

Aggiungendo: “Questa scelta non riguarda solo chi nel presente vi è coinvolto, cioè le famiglie dei bambini con i loro eventuali problemi logistici, ma tutti i residenti del Comune, perché ne va della costruzione comunitaria del futuro dei nostri ragazzi e giovani e della vita della nostra comunità”.

Non solo. Per i promotori della raccolta firme, volata in poche ore sopra le 350 sottoscrizioni, spostare l’attività didattica fuori dal territorio di Montevecchia per un periodo così lungo svuoterebbe inevitabilmente la vitalità culturale e l’identità di una realtà territoriale ricca e vivace come la nostra”.

Considerazioni a cui segue la richiesta di “aggiornare frequentemente e coinvolgere il più possibile la collettività sull’argomento, prima di giungere ad una decisione e una delibera definitiva” e anche “di trovare, per il periodo in cui non si potrà utilizzare la scuola, causa lavori di adeguamento, una soluzione che mantenga l’attività didattica a Montevecchia, senza uscire dal territorio e soprattutto tenendo conto della storia sociale ed ecclesiale degli ultimi anni, che unisce Montevecchia ai paesi limitrofi del meratese, come decanato e istituto scolastico”.

Richieste che non restano solo nel campo dei desiderata, ma si spingono a trovare soluzioni alternative, da condividere e affinare insieme alla scuola e al Comune. Nelle proposte spicca quella relativa all’uso della palestra adiacente alla scuola, vista come “una scelta simbolica di qualità ridimensionando l’attività sportiva allo scopo di non perdere la presenza della formazione scolastica sul nostro territorio”.
Da vagliare anche l’installazione di strutture provvisorie e dignitose, ovvero cointainer, negli spazi ampi del centro sportivo di via del Fontanile oppure l’utilizzo di una parte del complesso dell’oratorio di via Belvedere 36. “La nostra Comunità è ben disposta a collaborare perché non si sposti l’ambiente vitale della crescita umana e culturale dei nostri bambini da Montevecchia”.

Sarà possibile firmare la petizione fino a domenica 7 aprile, o fuori dalla chiesa parrocchiale tutti i giorni al termine delle celebrazioni, oppure online su change.org.