Olgiate, lettera di elogio per il gruppo di gioco Baby English

Tempo di lettura: 2 minuti

OLGIATE MOLGORA – E’ piaciuto così tanto che i genitori hanno scritto una lettera in Comune per elogiare l’ottimo lavoro svolto dalla dottoressa Chiara Brivio e chiedere, se possibile, di replicare e potenziare il servizio. Promozione a pieni voti per il gruppo di gioco in lingua inglese Baby English, organizzato dall’amministrazione comunale di concerto con il comitato gemellaggi. Al termine del percorso di avvicinamento alla lingua inglese attraverso il gioco, i genitori dei piccoli frequentatori dell’iniziativa promossa il sabato mattina in Comune hanno deciso di prendere carta e penna. E hanno scritto così una lettera di elogio rivolta al sindaco Giovanni Bernocco, agli assessori Paola Colombo e Matteo Fratangeli e alla presidente del comitato gemellaggi Tea Milani.

La lettera protocollata in Comune

“La dottoressa Brivio ha permesso ai nostri figli di avvicinarsi alla lingua inglese con un approccio tanto proficuo quanto ludico, rendendo l’ora di lezione un momento al quale i bambini stessi chiedevano di non mancare. Noi genitori non abbiamo potuto fare altro che assecondare questo entusiasmo ed apprezzare la spontaneità da parte dei piccoli nell’usare nuovi vocaboli in lingua. Abbiamo inoltre avuto l’opportunità di sentirci descrivere dai nostri figli il piacere e la bellezza di questi momenti ludico formativi di gruppo, per il quale desideriamo ringraziare l’amministrazione comunale e il comitato gemellaggi che ci hanno offerto gratuitamente questa splendida opportunità. E’ doveroso riconoscere alla dottoressa Brivio, oltre a indubbie doti linguistiche e didattiche, anche doti organizzative e di coordinamento, grazie alla predisposizione di strumenti adeguati allo scambio costante di informazioni con noi genitori. Non stupisce il fatto che sempre più famiglie abbiamo chiesto di poter accedere al servizio, tanto che la dottoressa ha accolto 15 bambini, a fronte dei soli 10 ipotizzati in sede di programmazione. Segnaliamo che il passaparola  tra i genitori e i bambini potrebbe far aumentare sensibilmente questi numeri”.