Osnago, concerti troppo rumorosi: il Comune compra un fonometro

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Paolo Brivio
Il sindaco Paolo Brivio

In consiglio settimana scorsa la discussione sull’interrogazione per il volume troppo alto dei concerti

Il sindaco Brivio ha ricapitolato le iniziative messe in campo dal Comune per mantenere l’equilibrio tra due diritti che, spesso e volentieri, confliggono

OSNAGO – Conciliare, da una parte, il diritto al riposo e alla quiete dei residenti e, dall’altra, quello alla promozione di attività sociali e culturali da parte di associazioni e imprenditori del territorio. E’ l’equilibrio ricercato dall’amministrazione comunale di Osnago alle prese quest’estate, complice la ripartenza di molte attività stoppate dal Covid, con la difficile convivenza di esigenze e priorità differenti per quanto riguarda musica, convivialità e riposo.

La questione è stata al centro del dibattito in consiglio comunale settimana scorsa grazie all’interrogazione presentata dal gruppo di minoranza Orgoglio Osnago. Facendosi portavoce delle istanze di diversi cittadini, infastiditi dall’elevato numero di concerti e dal volume, spesso troppo alto, della musica, il capogruppo Marco Riva ha chiesto conto all’amministrazione comunale della situazione, con particolar riferimento alle attività promosse dal Circolo Arci La Locomotiva. A rispondere il sindaco Paolo Brivio che ha dettagliato le iniziative fin qui intraprese alla luce di alcune segnalazioni giunte anche direttamente in Comune. “Abbiamo convocato i responsabili Arci, per evidenziare che da alcuni cittadini residenti nei dintorni erano e stavano pervenendo segnalazioni relative all’alto volume della musica durante i concerti e abbiamo chiesto loro di adottare alcuni accorgimenti, come la diminuzione del volume all’origine e il corretto orientamento delle casse acustiche, per minimizzare l’impatto sonoro degli eventi consentiti”.

Non solo. Tra le richieste avanzate anche quella di ridurre la durata di alcuni eventi musicali e di continuare a rispettare l’orario di conclusione dei concerti: “Va sottolineato che l’orario è stato sempre rispettato, cosa che abbiamo potuto verificare anche grazie ai diversi controlli disposti dalla Polizia locale sia a carattere preventivo (per verificare che le indicazioni impartite fossero in esecuzione da parte del circolo Arci), sia durante i concerti (per verificare gli effetti delle disposizioni impartite)”.

L’iniziativa dell’amministrazione comunale si è spinta più in là, arrivando anche all’acquisto di un fonometro professionale “per rilevazioni accurate, attendibili e tracciabili, da utilizzare in situazioni in cui vengono lamentati rumori molesti”. La nuova attrezzatura è già stata utilizzata in una serata, sabato 9 luglio, in cui si annunciava il concerto più rumoroso del mese: “Sono state effettuate sei rilevazioni tra le 21.35 e 23.24 in punti differenti attorno alla stazione: in nessun caso è risultato un effettivo e prolungato superamento delle soglie consentite”.

Nel sottolineare come sia stato chiesto all’Arci di ridurre la frequenza degli eventi, Brivio ha voluto altresì ricordare “il prezioso e vitale presidio, il primo gestito da realtà del terzo settore, nel territorio lecchese, e uno tra i primi in Lombardia e forse in Italia, costituito dall’Arci La Locomotiva per garantire vivibilità e sicurezza alla stazione ferroviaria, che se abbandonata avrebbe potuto costituire un luogo ben più inospitale per i viaggiatori e produttore di insicurezza per i residenti nelle zone circostanti”.