Ospedale di Merate, i sindaci dopo Bertolaso: “Bene l’approccio, ma ora vogliamo azioni concrete”

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Guido Bertolaso, Paolo Brivio e Marco Trivelli

Ieri l’incontro tra i sindaci del Meratese e del Casatese con il numero uno della sanità lombarda Guido Bertolaso

Paolo Brivio, presidente del Distretto: “Al cambio di clima, tangibile a tutti, deve corrispondere ora un cambio di risultato”

MERATE – “Il cambio di clima c’è stato: ora bisognerà vedere se cambierà anche il risultato”. Non vuole sbilanciarsi né per eccesso di pessimismo né di ottimismo Paolo Brivio, sindaco di Osnago nonché presidente dell’assemblea dei sindaci del Distretto del Meratese, ieri, martedì, al tavolo insieme al direttore generale di Asst Lecco Marco Trivelli e all’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso per parlare e confrontarsi durante l’assemblea di distretto (a cui hanno partecipato numerosi sindaci del territorio) in merito al futuro dell’ospedale San Leopoldo Mandic.

In qualità di referente dell’assemblea del distretto, Brivio aveva nei giorni scorsi inviato a Bertolaso e Trivelli un documento per sintetizzare la posizione e le richieste dei sindaci del territorio per sostenere e difendere l’ospedale di Merate e con esso, una sanità pubblica di qualità.

Otto i punti messi nero su bianco per sostenere il Mandic attraverso il consolidamento delle prestazioni ospedaliere, la definizione di un piano progettuale di rilancio, la ricognizione delle dotazioni strutturali e strumentali dell’ospedale. Un’analisi in cui non poteva mancare una considerazione sul punto Nascita, sospeso dall’11 marzo e sulla psichiatria, con il reparto chiuso durante l’emergenza Covid e non più riaperto per mancanza di personale.

Le risposte di Bertolaso e Trivelli sono partite proprio da questi due punti, con un’analisi, quella sulla psichiatria, che ha abbracciato anche la situazione dell’ospedale di Lecco (dove si andrà incontro a una temporanea riduzione dei posti letto da 16 a 8 proprio a causa della mancanza di personale che si spera di riassorbire con nuovi bandi).
Per quanto concerne il punto nascita, sospeso da lunedì scorso, l’incontro ha registrato gli interventi puntuali di Roberto Bellù, direttore del reparto Materno Infantile di Asst Lecco e di Elisabetta Nelli, che sono entrati nello specifico del progetto di accompagnamento alla nascita e al post parto, con potenziamento della rete dei consultori.

Paolo Brivio con Fabio Vergani

Con l’ausilio di alcune slides, Trivelli ha poi delineato i sette punti di rilancio dell’ospedale di Merate, tra cui vanno annoverati il rafforzamento del servizio di cure palliative pediatriche, affidato alla dottoressa Francesca Cortinovis (rientrata in servizio a Merate dopo aver dato le dimissioni alcuni mesi fa) e il potenziamento delle attrezzature diagnostiche con l’acquisto di nuove apparecchiature per 500mila euro.

“Durante il confronto non abbiamo affrontato tutti i punti messi nel nostro documento, ma non mi aspettavo neppure una risposta puntuale – rimarca Brivio -. Il documento nasce da riflessioni e criticità condivise in questi mesi tra sindaci ed è stato concepito come una piattaforma di confronto che deve continuare nel tempo. Il clima registrato ieri era senza dubbio positivo: c’è stato un cambiamento tangibile, riscontrabile anche nei volti dei medici e degli infermieri incontrati. Detto questo, bisognerà misurare i risultati tra qualche mese. Anche lo stesso Trivelli parlava del prossimo autunno come stagione decisiva per comprendere il futuro del Mandic e articolare una prospettiva concreta e puntuale di rilancio. Come sindaci dovremo continuare a mantenere alta la pressione e la vigilanza affinché al cambio di clima corrisponda anche un cambio di risultato. Mi ha fatto piacere che anche Bertolaso ha posto l’accento sulla necessità di difendere la sanità pubblica: un punto su cui non posso non convergere e sul quale abbiamo basato l’incipit del documento condiviso come primi cittadini”.