Oggiono. In Piazza Manzoni posata la pietra d’inciampo in ricordo di Mario De Francesco

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“Coltiviamo la memoria contro l’indifferenza”

La pietra è stata posata in Piazza Manzoni davanti al Monumento dei Caduti

OGGIONO – “Mario De Francesco abitava in quella che oggi è via I Maggio, era un ragazzo come tanti altri, voleva vivere. Chiamato soldato aveva poi disertato, contrario alle idee del regime. Così è stato deportato in Germania e rinchiuso nel campo di Zöschen (Buchenwald). E’ stato dato per disperso nel 1952: un soldato disperso non è più nessuno. De Francesco non ha nemmeno una tomba, a Oggiono. Dedicargli una pietra d’inciampo, la prima posata nella nostra città, era un dovere, verso di lui e la sua famiglia che non ha più saputo niente di lui. Oggiono ricorda questo giovane coraggioso e non dimentica”.

Con grande emozione l’assessore Giovanni Corti ha condiviso la storia del giovane oggionese Mario De Francesco a cui la città ha dedicato una pietra d’inciampo posizionata oggi in Piazza Manzoni, proprio davanti al Monumento dei Caduti. La posa della pietra è avvenuta in occasione del Giorno della Memoria, in collaborazione con l’Anpi, l’Associazione Nazionale dei Partigiani Italiani che da poco ha aperto una nuova sezione, proprio a Oggiono.

In tanti erano presenti questa mattina, sabato, alla cerimonia di posa della pietra d’inciampo, iniziata con i saluti istituzionali presso il Municipio. “Questa mattina aprendo il sito del Corriere ho visto la mappa delle Pietre d’Inciampo in tutta Italia e con orgoglio ho pensato che da oggi su questa mappa ci saremo anche noi – ha detto la sindaca Narciso – le pietre d’inciampo sono la più grande opera d’arte diffusa che abbiamo in Europa: un oggetto semplice ed evocativo, che crea un inciampo visivo ed emotivo. Auspico che tanti cittadini possano ‘inciampare’ in questa pietra e continuare a coltivare la memoria, come diceva Liliana Segre: ‘Il vaccino più prezioso contro l’indifferenza’.

Giovanni Corti a sinistra e Enrico Avagnina a destra

Alla cerimonia erano presenti anche la Capo di Gabinetto Paola Cavalcanti e il presidente di Anpi Enrico Avagnina: “De Francesco è stato uno degli oltre 600 mila soldati italiani internati durante la Guerra, per noi sono stati una forma di resistenza e li ricordiamo con onore. Questa pietra d’inciampo ci richiami al senso di responsabilità, per conservare la memoria e, di fronte alle guerre che oggi imperversano e minacciano il mondo, gridare ‘mai più’ “.

L’assessore Corti ha quindi condiviso con il pubblico la ricerca intorno alla figura e alla storia di Mario De Francesco, figlio del noto medico di paese: “Nessuno sembrava sapere niente di lui, la ricerca non è stata facile ma un tassello alla volta abbiamo ricostruito la sua storia, per darne memoria agli oggionesi e, seppur in ritardo, alla sua famiglia. Abbiamo deciso di posare la pietra davanti al Monumento dei Caduti invece che davanti a quella che fu casa sua perché anche Mario è un caduto della guerra e vogliamo ricordare lui e il suo eroico gesto contro il regime”.

Dopo gli interventi, il corteo si è spostato silenzioso in Piazza Manzoni dove l’assessore Corti, la sindaca Narciso e la dottoressa Cavalcanti hanno posato la pietra. L’Anpi e i presenti hanno poi intonato l’Inno di Mameli, a chiusura della sentita cerimonia.

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