Originale iniziativa degli studenti della Fondazione Clerici
Merate si trasforma in un gioco da tavola: quiz e pedini per scoprire curiosità e aspetti meno noti della città brianzola
MERATE – Innovativo, curioso, fantasioso e creativo. Ma anche difficile, impegnativo, capace di fornire un bagaglio storico in più e testimoniare l’importanza del gruppo. Sono le caratteristiche di “Un gioco per Merate”, il gioco da tavolo ideato dagli studenti dell’istituto professionale Fondazione Clerici presentato questa mattina, giovedì, in Municipio.
Frutto di un percorso lungo, che ha visto coinvolte classi diverse dal 2020 a oggi, l’elaborazione del progetto ha fornito ai ragazzi l’occasione per comprendere l’importanza del gioco come momento di crescita e sperimentazione delle proprie abilità e competenze. Focalizzato sulla città di Merate, il progetto è stato impreziosito con un’espansione sul Medioevo, come spiegato da Marta Fustella, docente referente dell’iniziativa.
“Abbiamo potuto contare sul supporto fondamentale di diversi professionisti che ringraziamo sentitamente. L’ideazione e l’elaborazione del prototipo porta la firma di Erminio Bonanomi mentre Mattia Sacheli di Fab Lab ci ha dato una mano importantissima, insieme ai docenti interni di Officina meccanica, per la produzione dei componenti. Abbiamo poi potuto contare sulla collaborazione con Monica Sperandio per la parte riguardante l’osservatorio di Brera, della biblioteca di Merate per il museo di storia naturale e di padre Tarcisio Colombotti per il convento di Santa Maria Nascente”. All’archeologo Luca Codara e alla filologa Simona Brambilla il compito invece di condividere nozioni e conoscenze storiche.
Il progetto si è strutturato in tre diverse annualità andando a coinvolgere gli studenti di diversi indirizzi con il risultato di riuscire ad appassionare e coinvolgere i ragazzi alla storia di Merate. “Abbiamo realizzato un gioco a quiz dove, rispondendo esattamente alle domande, si possono vincere degli edifici”. Ogni particolare è stato pensato con attenzione, tanto che i segnapunti sono stati confezionati a mo’ di mela, in ossequio alla tradizione (che pare confutata dalle ultime indagini storico e filologiche) per cui il nome Merate deriverebbe dalla presenza, in passato, di numerosi alberi di mele. “Abbiamo preparato un centinaio di carte con domande sulla Merate di oggi e una settantina sulla Merate del passato”. Il gioco, che non ha ancora un nome ufficiale, è infatti strutturato su due distinte tavole: una di attualità e una del passato.
Per ora è a disposizione c’è solo un prototipo che potrebbe però presto trasformarsi in un gioco da tavolo con tutti i crismi, pronto ad entrare nelle case dei meratesi per testare conoscenze e il grado di…. origine controllata.
L’iniziativa, presentata alla presenza della dirigente scolastica Anna Letting, è stato accolto con enorme favore dall’amministrazione comunale. Il sindaco Massimo Panzeri, insieme agli assessori Franca Maggioni e Fiorenza Albani, si è congratulato con i ragazzi, cimentandosi subito con qualche domanda.
Presenti per l’occasione anche i consiglieri Alessandro Vanotti, Angelo Panzeri e il capogruppo di minoranza Aldo Castelli, tutti piacevolmente colpiti dalla bella iniziativa degli studenti meratesi.