Introbio. Il sogno di Ezio Artusi è realtà, inaugurata la pista di Prà Baster

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Questa mattina il taglio del nastro, nel pomeriggio le prime gare

Tanta emozione per il sindaco di Introbio: “Quando si realizza un sogno è ciò che di più bello può accadere”

INTROBIO – Una cerimonia semplice ma molto partecipata quella che si è svolta questa mattina, domenica, a Introbio dove è stata inaugurata una pista di corsa. Non una semplice pista: è stata forte l’emozione del sindaco Adriano Airoldi nel presentare un’opera carica di significato e intitolata a Ezio Artusi, membro del soccorso alpino morto in un incidente in Grignetta a soli 41 anni.

Quella pista era il sogno di Ezio, grande sportivo appassionato di corsa: “Tanti rappresentanti delle associazioni, dopo quell’incidente mi hanno esortato a fare qualcosa per ricordare Ezio e questa pista di corsa era anche il suo sogno – ha detto il sindaco Airoldi -. Il comune di Introbio ha voluto tantissimo la creazione di questo luogo di aggregazione per i giovani e per tutti coloro che vogliono fare un po’ di sport. Vogliamo che questo luogo diventi un po’ il fulcro in centro valle, un luogo aperto a tutti coloro che vogliono usare le proprie gambe per fare sport, che siano di Introbio oppure vengano da fuori”.

I lavori sono cominciati nel febbraio 2019 e oggi in tanti hanno partecipato all’inaugurazione dell’anello di 170 metri in asfalto (che poi verrà terminato con il tartan), mentre l’anello più grosso è di quasi 400 metri e si sviluppa su diversi livelli: “Spesso si sogna, ma quando i sogni diventano realtà è la cosa più bella che può accadere – ha detto un Adriano Airoldi visibilmente emozionato -. Non potete nemmeno immaginare quanto sia felice oggi di poter inaugurare questa struttura”.

Un progetto in cui lo stesso Ezio Artusi credeva molto: “La dedichiamo a Ezio ma la nostra è una dedica che si estende a tutti quei ragazzi che hanno perso la vita in montagna o perché avevano voglia di fare sport e camminare con le proprie gambe”.

Dopo la benedizione del parrocco di Introbio don Marco Mauri, è stata la mamma di Ezio Artusi a tagliare il nastro. Presenti tanti giovani atleti in rappresentanza di alcune società sportive della Valsassina (Cs Cortenova, Team Pasturo, Nordik Ski, Sc Primaluna, As Premana, Pagnona e Stella Alpina): sono stati proprio i più piccoli, con la loro gioiosa vitalità, a effettuare il primo giro di corsa. Dietro le autorità civili (presente anche il sindaco del vicino comune di Primaluna Mauro Artusi), gli uomini del Soccorso Alpino, i volontari del Soccorso Centro Valsassina, gli amici e tanti sportivi… per tutti un giro d’onore con lo sguardo rivolto al cielo e tanta gioia nel cuore.