Primaluna apre le porte al turismo: Torre, palazzo Zanaboni e miniere, ecco le novità

Tempo di lettura: 6 minuti

Primaluna valorizza i suoi tesori e li offre ai turisti, tante novità tra tecnologia e cultura

Il sindaco Artusi: “La ciclabile è un risorsa importante attraverso cui possiamo portare i turisti in paese”

PRIMALUNA – Primaluna valorizza la natura, la storia e la cultura del proprio territorio e si apre al turismo.

Il piccolo paese della Valsassina, grazie alla lungimiranza dell’amministrazione comunale e delle comunità montane, è riuscito a mettere a frutto il finanziamento ricevuto da Regione Lombardia nell’ambito del Bando Territoriale per lo Sviluppo delle Valli Prealpine.

Primaluna apre le porte al turismo. Una serata per presentare i nuovi progetti, il sindaco Mauro Artusi

E così, nella serata di mercoledì, il sindaco Mauro Artusi ha presentato il frutto del lavoro svolto mostrando nei minimi particolari come sono stati spesi i circa 400.000 euro ricevuti.

Un lavoro meticoloso di cui andare orgogliosi e che ha visto il coinvolgimento e la collaborazione di enti, professionisti, associazioni e privati cittadini appassionati di storia e cultura locale a cui è andato il ringraziamento del sindaco.

“Primaluna è un territorio particolarmente ricco di opportunità naturalistiche, culturali, storiche e quindi turistiche. Stasera vogliamo mostrare i frutti di alcuni ambiziosi progetti che siamo riusciti a realizzare – ha detto il sindaco -. Progetti che è possibile portare avanti se ci sono delle idee ma, soprattutto, bisogna essere pronti a cogliere l’occasione nel momento in cui i finanziamenti sono disponibili”.

Alla serata hanno partecipato anche i consiglieri regionali Raffaele Straniero e Antonello Formenti, quest’ultimo ha portato anche i saluti di Mauro Piazza.

I consiglieri regionali Raffaele Straniero e Antonello Formenti

Filo conduttore dei progetti che sono stati presentati è la pista ciclabile sul torrente Pioverna: “La ciclopedonale è senza dubbio uno dei progetti più importanti per lo sviluppo turistico della nostra valle e noi ci crediamo molto. Perciò abbiamo pensato di offrire un percorso culturale e turistico che parte e arriva alla ciclabile destinato a chi viene da fuori e capita, anche per caso, a Primaluna”.

La Torre e palazzo Zanaboni

Il restauro conservativo della Torre di Primaluna è stato affidato all’architetto Alessia Silvetti. Fino a pochi anni fa la struttura era privata ed è stata acquistata dal comune. Nel giro di un paio di mesi la torre potrà essere accessibile a tutti. Il progetto che ha coinvolto la Torre e palazzo Zanaboni è partito nel 2011.

“I documenti che parlano della Torre sono praticamente inesistenti, la struttura è databile tra l’XI e il XIII secolo e, probabilmente, è stata distrutta nel ‘300 durante le guerre tra Guelfi e Ghibellini – ha spiegato l’architetto Silvetti -. Non fu più ricostruita e le pietre furono riutilizzate, ad esempio, per la costruzione del campanile della chiesa dei SS Pietro e Paolo”.

Gli obiettivi erano di conservare e preservare i resti archeologici, migliorare l’accessibilità e quindi la partecipazione del bene: “La Torre era difficile da raggiungere perciò, dopo la conservazione del materiale lapideo, abbiamo realizzato un percorso accessibile, protetto e illuminato con materiali coerenti col sito”.

La nuova illuminazione della Torre di Primaluna

Sistemato anche l’edificio di ingresso con la realizzazione di un bagno e la zona antistante, ora fruibile anche dalle scolaresche: “Infine abbiamo valorizzato la Torre con un’attenta e adeguata illuminazione: anche questo non è stato un lavoro banale, ora la Torre è visibile ed rappresenta una attrattiva turistica”.

Anche palazzo Zanaboni, edificio del 1650 dal 1983 di proprietà comunale, è stato oggetto di un restauro importante e, a breve, diventerà sede del museo etnografico e sarà aperto al pubblico. Elementi strutturali (indispensabili) moderni si integrano con le parti storiche del palazzo valorizzandole.

Ri-vivi Primaluna

Come rendere visibili e visitabili questi gioielli? Ecco il progetto “Ri-vivi Primaluna” dell’architetto Davide Corti e del geometra Augusto Anzani.

“Un percorso particolare che può essere vissuto da chi viene da fuori e capita per caso a Primaluna – hanno spiegato -. Perciò abbiamo collocato la partenza e l’arrivo delle 7 tappe sulla pista ciclabile”.

Ri-vivi Primaluna, la pagina iniziale del tour virtuale

In questo caso le nuove tecnologie sono state utilizzate per rilanciare la vocazione turistica del paese: “Il percorso è fruibile attraverso uno smartphone ed è sviluppato su 7 tappe, ognuna con contenuti multimediali innovativi. Tutte le tappe sono riconducibili a pannelli installati nel paese e su cui, oltre a una breve spiegazione, ci sarà un QR Code”.

Ogni tappa presenta fotografie navigabili a tutto tondo e sono accompagnate da un audio-guida. Sarà possibile salire virtualmente sul campanile e godersi il panorama, oppure entrare in un’antica fucina di inizio ‘900. Ci sarà un’ipotesi di ricostruzione della Torre in epoca medievale oppure sarà possibile leggere documenti preziosi come alcune lettere di San Carlo Borromeo. Infine si potrà scattare una foto “virtuale” da condividere sui social.

I pannelli che verranno messi in paese

Le sette tappe:

  • Torrente Pioverna: tappa introduttiva
  • Casa torre di piazza Cadorna
  • Comune di Primaluna
  • Chiesa SS. Pietro e Paolo
  • Palazzo Zanaboni
  • Torre di Primaluna
  • Chiesa di San Rocco, ponte e lavatoio

Parco minerario di Cortabbio

A spiegare il progetto di valorizzazione del parco minerario di Cortabbio è stato l’igegner Tomaso Invernizzi: “La pista ciclabile è un’asse di accesso anche per il parco minerario di Cortabbio. Cessata l’attività estrattiva nel 2012, nel giro di pochi anni grazie a finanziamenti importanti siamo riusciti a realizzare quella che si è rivelata una scommessa vincente”.

Grazie Bando Territoriale per lo Sviluppo delle Valli Prealpine, nel 2018, si sono potute introdurre importanti novità:

  • Regimentazione idraulica della valle posta tra la miniera ‘Vittoria’ e la miniera ‘Ribasso’;
  • Sistemazione dei binari della miniera ‘Ribasso’;
  • Messa in sicurezza delle tramogge della miniera ‘Ribasso’;
  • Messa in sicurezza di un vagoncino per il trasporto di persone diversamente abili;
  • Installazione di uno scivolo all’esterno della miniera;
  • Allestimento di un percorso di realtà virtuale

“Novità, uniche in Italia e non solo, per attirare nuovo pubblico e intrattenere i grandi e i più piccoli. Alcune di queste sono già state testate in una prima apertura a inizio marzo e sono state molto apprezzate”.

Una tappa del tour virtuale Ri-vivi Primaluna

Dario Milani, guida e gestore delle miniere di Cortabbio e dei Resinelli, ha dato una dimostrazione pratica del viaggio virtuale che si può compiere attraverso l’apposito visore.

“Nei giorni scorsi abbiamo potuto portare ‘virtualmente’ nella miniera un ragazzo tetraplegico che ha effettuato una visita di 40 minuti e questa per noi è una grande soddisfazione – ha detto Milani -. Attraverso il percorso virtuale, visibile anche dal sito delle miniere, è possibile visitare anche quelle parti delle miniere chiuse al pubblico. Ricordo che la miniera è aperta a tutti, dai tre anni in su”.

Primaluna si apre al turismo

I progetti portati avanti dal comune di Primaluna sono un passo molto importante sul fronte dell’attrattività turistica e l’amministrazione è giustamente orgogliosa: “Il nostro territorio ha tanto da offrire ma dobbiamo crederci tutti”.