VICENZA – Dopo un primo tempo perfetto, e una ripresa di grande sofferenza, la Gimar Lecco coglie un’importantissima vittoria sul campo di Vicenza, mantenendo il quarto posto in classifica nonostante le assenze di Morgillo e Quartieri.
La Gimar parte in maniera propositiva e dopo otto minuti di gioco ha doppiato i veneti (6-12), chiudendo il primo quarto con cinque punti di vantaggio (10-15). L’inizio del secondo quarto della squadra di coach Meneguzzo è però altamente spettacolare. I blucelesti sparano un tremendo parziale di tredici punti consecutivi – cinque di Jacopo Balanzoni – e scappano sul 10-28, che diventerà 16-39 a un minuto dalla fine del primo tempo.
La ripresa inizia con la Gimar in completo controllo (23-39), ma la Tramarossa Vicenza non ha intenzione di mollare il colpo facilmente. I veneti si mettono a zona e, con la complicità di arbitri più inclini al rugby che alla pallacanestro, in cinque minuti hanno azzerato il gap (40-41), impattando a quota quarantatre con la tripla di Umberto Campiello. Da quel momento in poi sarà vera battaglia, con la Gimar che prova la fuga e la Tramarossa a ribattere colpo su colpo, passando addirittura in vantaggio (51-50) all’inizio del quarto periodo. Ma proprio quando i lecchesi sembravano rivedere i fantasmi di Crema, la squadra di coach Meneguzzo serra le fila e guadagna un piccolo margine che difenderà sino al quarantesimo minuto, vincendo col punteggio di 65-70.
“Siamo stati bravi, anche quando loro sono tornati in partita noi non ci siamo disuniti. Peccato per quel black out di inizio terzo quarto, ora dobbiamo riposarci in vista della sfida di mercoledì contro Lugo” ha dichiarato coach Meneguzzo a fine gara.
TRAMAROSSA VICENZA – GIMAR LECCO 65-70
PARZIALI: 10-15; 23-39; 47-50; 65-70
VICENZA: Campiello 18, Demartini 12, Chinellato 9, Campiello 8, Svoboda, Kekovic 6, Corral 4, Pontanari 2, Contrino, igon, Elia, Rigon A.
LECCO: Balanzoni 18, Cacace 15, Spera 13, Fabi 10, Solazzi 5, Riva 4, Costa 3, Maccaferri 2, Calò. Quartieri n.e, Vitelli n.e, Albenga n.e. All. Meneguzzo.