Educazione allo Sport: a Calolzio un progetto per ragazzi in difficoltà

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CALOLZIOCORTE – Grande successo per la serata “educazione e sport – cambiare lo sguardo” organizzata venerdì scorso nel salone dell’Oratorio di Sala di Calolziocorte.

L’evento, promosso congiuntamente da “Comunità Educante Calolziocorte – Workstation” e da “Sport insieme – progetto di comunità per crescere insieme nello sport. Azione 1” del comune di Calolziocorte, ha avuto un esito molto positivo grazie alla passione e l’efficacia dei due relatori: Lucia Castelli e Juan Mogni.

“La “Comunità Educante” di Calolziocorte, che è legata ad una delle azioni del progetto Workstation, è ormai diventata un riferimento significativo nella realtà delle agenzie educative del territorio – sottolinea il prof. Massimo Tavola, vicesindaco della città e assessore allo Sport e Giovani – dopo i due incontri promossi a gennaio sul rapporto tra giovani e nuovi strumenti digitali, che aveva coinvolto più di 300 persone in due giornate, anche questa iniziativa ha riscosso un’ottima partecipazione. Sono stati coinvolti allenatori, volontari e staff tecnici e direttivi delle società sportive calolziesi”.

La novità e l’originalità dell’evento di venerdì sera è che hanno collaborato all’iniziativa quasi tutte le associazioni sportive di Calolziocorte, il Vicariato, le Parrocchie, gli istituti scolastici, l’Agesc, “Ali per la scuola”, il C.A.G. (Centro adolescenti e giovani), l’Aiart, le coop. La Vecchia quercia e Liberi sogni, l’Altra Via, la Biblioteca civica.

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“Dopo due riunioni dei referenti delle associazioni sportive ed uno di quelli della comunità educante si è arrivati a questa serata congiunta – spiega il prof. Tavola – Una settantina di persone addette ai lavori, per un grande rilancio dello sport con “il nuovo sguardo” di chi, col proprio ruolo di allenatore, volontario collaboratore, presidente o staff tecnico, acquista consapevolezza della grande importanza e ricaduta formativa che ha il suo compito”.
Nella serata è stato proposto un progetto dettagliato per puntare ad un reale “cambio di sguardo”. Inizialmente sono in programma la costruzione di un gruppo di lavoro misto tra operatori comunali con esperienza educativa di ragazzi in difficoltà, l’elaborazione di un protocollo condiviso tra le diverse associazioni per l’inserimento dei ragazzi all’interno delle squadre sportive e la realizzazione di un piccolo servizio di consultazione di psicologia dello sport per operatori delle associazioni in difficoltà rispetto all’inserimento di “ragazzi difficili” nella propria pratica sportiva, il tutto entro inverno/primavera 2016.
L’intenzione è quella di creare un gruppo stabile di lavoro e consultazione tra quanti operano nel settore dello sport giovanile, aumentare la consapevolezza dell’importanza dell’approccio educativo formativo e l’elaborazione di un piccolo protocollo condiviso per l’accompagnamento “allo sport” di ragazzi in difficoltà sono i successivi punti che le associazioni si sono imposte di creare. Il monitoraggio dell’andamento delle iniziative verrà effettuato tramite verifiche in itinere con i personaggi coinvolti.
“Sicuramente – conclude il prof. Tavola – dopo la conferenza di venerdì, le riunioni di lavoro di gruppo che elaboreranno un protocollo e i servizi di consulenza, ci sarà un cambiamento di sguardo degli allenatori verso i bambini, i ragazzi e i giovani che praticano sport”.