Il 16 settembre, grazie all’organizzazione del Team Pasturo, le World Series tornano sulle Grigne
Alberto Zaccagni: “Vogliamo che sia una bella giornata di festa. Una vetrina per tutto il territorio”
PASTURO – La Skyrunner World Series torna a Pasturo con la Grigne Skymarathon – Trofeo Davide Invernizzi (42 km e 3.600 metri di dislivello positivo). La data da segnare in calendario è quella di sabato 16 settembre, quando i più forti atleti del mondo si sfideranno sul Sentiero delle Grigne, lungo il tecnico tracciato che in buona parte ricalca il mitico percorso del Trofeo Scaccabarozzi che si è svolto fino al 2012.
Sarà l’appuntamento clou del territorio e, in cabina di regia, il Team Pasturo guidato dal presidente Alberto Zaccagni, supportato dagli amici dei Falchi Lecco e del Gsa Cometa: “La Grigne Skyamarathon, come del resto la ZacUp, è prima di tutto una bella occasione di visibilità per il nostro territorio. La Grigne Skymarathon, in particolare, è una gara molto complessa da organizzare perché è tecnica e richiede esperienza. Non è una gara per tutti. Per garantire elevata qualità dell’organizzazione, servizi all’altezza e la necessaria sicurezza abbiamo fissato un tetto massimo di 300 partecipanti e siamo ormai vicini al sold-out”.
Ci vuole esperienza sia per correre che per organizzare la Grigne Skymarathon: “Di fatto, dal 2019, abbiamo ripreso il filo del vecchio Trofeo Scaccabarozzi organizzato dal Cai Missaglia fino al 2012. Ci sono voluti anni: prima è nata nel 2013 la ZacUp per ricordare mio fratello Andrea morto in montagna; nel 2014, il 28 febbraio (compleanno di Andrea Zaccagni), è poi nato il Team Pasturo. Subito ci è stato chiesto di dare seguito a una gara iconica come lo Scaccabarozzi, ma in termini di organizzazione avevamo ancora tanto da imparare e ci saremmo sicuramente ‘fatti del male’. Sono passati gli anni e grazie alla ZacUp abbiamo maturato l’esperienza necessaria per riproporre, nel 2021, la 1^ edizione della Grigne Skymarathon”.
Una gara che ha una dedica speciale: “Così come la ZacUp vuole ricordare mio fratello Andrea e l’amico Gabriele Orlandi Arrigoni, la Grigne Skymarathon è dedicata a Davide Invernizzi, amico e forte skyrunner (morto in un incidente in moto nel 2019). Fu proprio lui a spronare tutto il gruppo per tornare a organizzare una gara sul Sentiero delle Grigne, il mio più grosso rammarico è che né lui né mio fratello abbiano potuto vedere tutto questo. Il Team Pasturo, la ZacUp, la Grigne Skymarathon sono nate sulle basi gettate da Andrea e Davide e proprio loro, con Gabriele, ci danno lo stimolo per continuare a impegnarci”.
Cosa significa organizzare una gara del genere? “Ci vuole impegno: abbiamo un team che è focalizzato solo sull’organizzazione perché bisogna fare attenzione a tutti i particolari ponendo al primo posto la sicurezza di tutte le persone coinvolte, non solo gli atleti. Per far questo ci coordiniamo con i responsabili del Soccorso Alpino della XIX Delegazione Lariana (stazione Valsassina – Valvarrone e stazione di Lecco) con i quali negli anni abbiamo definito il piano di sicurezza che viene poi distribuito e reso pubblico. Insieme a loro abbiamo anche optato per la scelta del sabato come data ufficiale della gara perché, in caso di brutto tempo, possiamo avere la domenica come data di riserva. Poi c’è la parte più pesante che riguarda la manutenzione dei sentieri, si tratta di un grossissimo lavoro a cui partecipano Falchi e Gsa Cometa. Oggi alcuni tratti sono malmessi, ci sono catene che si staccano, noi interveniamo per garantire la sicurezza durante la gara, ad esempio mettendo corde fisse, ma poi? La Grigne Skymarathon è una bella vetrina, noi ci mettiamo tutto l’impegno possibile e con le Comunità Montane della Valsassina e Lario Orientale Valle S. Martino stiamo lavorando da un paio di anni, assieme a Regione Lombardia, a un progetto strutturale per la messa in sicurezza e la manutenzione successiva dei sentieri in particolare dell’Alta Via delle Grigne ponendo attenzione anche al riordino della segnaletica con l’obiettivo di rendere fruibili agli escursionisti i sentieri in sicurezza e con le corrette informazioni circa le difficoltà tecniche”.
Alberto Zaccagni è anche consigliere della Federazione Italiana Skyrunning (Fisky): come è lo stato di salute del movimento? “Le skyrace hanno vissuto una vera e propria crescita anche se, l’anno scorso, si è registrata una lieve flessione rispetto agli anni precedenti, il calo è probabilmente imputabile agli strascichi lasciati dal Covid. Quest’anno, però, la sensazione è che ci sia una ripresa con il ritorno di un maggior numero di atleti alle gare. Tra l’altro l’età media si è abbassata, oggi ci sono tantissimi giovani molto forti. Sicuramente è importante anche pianificare bene il calendario ed evitare accavallamenti di gare in località vicine perché è un danno per tutto il movimento. Io comunque sono molto fiducioso”.
Pasturo si sta preparando per l’appuntamento mondiale; cosa vi aspettate dalla giornata del 16 settembre? “Prima di tutto vogliamo che sia una festa per tutti. L’augurio è di respirare lo stesso bellissimo clima dell’anno scorso alla ZacUp – conclude Zaccagni -. In questi giorni siamo stati contattati da atleti provenienti da Cile, Brasile, Sud Africa e anche Australia, speriamo di vedere rappresentate oltre una ventina di nazioni diverse. Stiamo preparando alcune iniziative legate alla gara e ci auguriamo che i tifosi rispondano in massa con una folta presenza nei vari rifugi e sulla linea di arrivo. Sarebbe la cartolina più bella per le nostre montagne e per il nostro territorio!”