La towerrunner Bonacina ci ripensa e torna a gareggiare alla grande

Tempo di lettura: 3 minuti

NEW YORK –ย Aveva deciso di smettere alla centesima gara sui grattacieli e dopo dieci anni in giro per il mondo ma evidentemente la passione per questo sport รจ stata piรน forte e dunque eccola qui Cristina Bonacina alla conclusione di un ultimo mese che l’ha vista affrontare ben sei competizioni sui grattacieli.

Il cinque maggio si รจ disputato il campionato del mondo a Taipei (Taiwan) sul grattacielo 101 che ha visto Cristina chiudere i 91 piani e 2046 gradini in dodicesima posizione. Solo il tempo di rientrare a casa a sbrigare qualche faccenda che il 13 maggio era giร  a Seul (Korea) su uno dei grattacieli tra i piรน alti al mondo il Lotte World Tower, 555 mt, 123 piani e 2917 gradini chiusi anche in questa occasione al dodicesimo posto.

Migliore fortuna ha portato il grattacielo di Shenzhen affrontato il 20 maggio, non meno impegnativo di quello precedente, 541 mt, 116 piani e 3201 gradini che ha visto sensibilmente migliorare la prestazione dell’atleta calolziese sino a portarla alla quinta piazza. Dopo i lunghi viaggi all’estremo Oriente il 24 maggio รจ approdata a Parigi sulla Tour First 48 piani 954 gradini dove Cristina coglie un confortante podio, terza piazza che le permette di consolidare la seconda posizione provvisoria nel classifica generale del Vertical World Circuit.

Il 26 maggio รจ stata la volta della Spagna con il Gran Hotel Bali, il piรน alto d’Europa che con i suoi 52 piani e 924 gradini era tappa del circuito Towerrunning World Cup dove Cristina ha acciuffato un ottimo quarto posto.

Chiude il mese impegnativo volando il 3 giugno a New York per gareggiare su uno dei grattacieli divenuto ormai un simbolo della grande mela dopo l’11 settembre ovvero il One World Trade Center o freedom tower nato sulle ceneri delle Torri Gemelle, 2226 gradini e 104 piani affrontati e domati con una sesta piazza che non ha soddisfatto a pieno le aspettative della Vertical Runner portacolori del G.P. Talamona di Sondrio.

“E’ stato un mese impegnativo a dir poco ed alla fine tutti i viaggi mi hanno presentato il conto – ha commentato l’atleta – A New York speravo di entrare nelle cinque ma un’atleta filippina mi ha anticipato di cinque secondi. Ora mi aspetta un mese di solo allenamento e poi penserรฒ ad affrontare al meglio una tappa a Londra ed una a Mosca. Il pensiero di smettere la mia attivitร  agonistica l’anno scorso al centesimo grattacielo e giร  un ricordo, ormai sono 113 e non vedo l’ora di affrontarne altrettanti”.