Il lecchese Renato Dell’Oro è diventato guida locale di Swimrun

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Renato Dell'Oro

Ha ottenuto il patentino con un corso di formazione Envol

“Felice di portare qualcuno a scoprire i percorsi sperimentati nel corso degli anni”

LECCO – Il lecchese Renato Dell’Oro ha scelto di mettere a disposizione la sua esperienza di atleta nello Swimrun a tutte le persone che vorranno provare. Grazie a un corso di formazione organizzato dalla Envol ha ottenuto il patentino di “Local guide”, primo in Italia.

“Quello che voglio che sia chiaro fin da subito è che non sono un allenatore, non ne ho le competenze e non mi piace improvvisare – dichiara Dell’Oro – sono una semplice guida locale che mette a disposizione degli altri la sua pluriennale esperienza internazionale per diffondere uno sport giovane che ti fa sentire da vicino il contatto con la natura”.

Lo Swimrun è uno sport abbastanza giovane. Nato in Svezia come disciplina a coppie (Otillo) una quindicina di anni fa, si è sviluppato parallelamente in Italia in modalità individuale (Aquaticrunner).

Dell’Oro ha iniziato a gareggiare nel 2016 in un evento organizzato dalla Spartacus Events di Renzo Straniero. A partire dal 2018 gareggia in coppia con Paolo Carminati nel circuito Otillo. I due lecchesi hanno vinto il titolo italiano nel 2019 e partecipato a due edizioni dei Campionati mondiali in Svezia (2019/2021).
Attualmente detengono il record italiano a un mondiale Otillo sia come tempistica che come numero di partecipazioni.

Quello che Dell’Oro vuole trasmettere alle persone dello swirmrun non è l’agonismo esasperato, ma la meravigliosa sensazione di libertà che si avverte mentre lo si pratica. “A parte la componente agonistica, lo Swimrun è uno sport che fa vivere il rapporto con la natura in una maniera totalizzante, ci si sente parte integrante di un ambiente che va capito e rispettato. Sarei contento di condividere queste emozioni con chi vuole provare a fare Swimrun: sembra una cosa complicatissima, invece per me è naturale e, quando posso, sono davvero felice di poter portare qualcuno a scoprire un po’ dei percorsi che ho sperimentato nel corso degli anni”.