Ospite del Panathlon Club la conosciutissima e tostissima Stefania Valsecchi
Atleta di Acquate, maestra elementare per vocazione e
sportiva per pura passione la Steppo ha raccontato le sue avventure
Lecco – “Quello che faccio deriva da una passione nata quasi con me. Pedalo perché mi piace, perché mi diverte, perché mi sento libera. Le mie ‘imprese’? Come dico sempre, solo perché è difficile non vuol dire che sia impossibile”. È stata Stefania Valsecchi, per tutti Steppo, l’ospite della conviviale del Panathlon Club Lecco svoltasi martedì 12 marzo in Canottieri.
Nata con la passione per la bici
L’insegnante e appassionata ciclista, lecchese doc (‘scigalotta di
Acquate e fiera di esserlo’, coma ha voluto sottolineare lei stessa), è stata invitata dal socio Adriano Airoldi per una serata dedicata alla sua grande passione, la bicicletta, e, in particolare, la mountain bike.
“Ho conosciuto Stefania mentre stavo salendo a Bobbio anni fa – ha raccontato Airoldi – mi ha raggiunto e superato con una grinta rara. Ricordo che aveva sbagliato strada finendo nel bosco ed io mi sono guardato bene dall’avvisarla altrimenti mi avrebbe definitivamente staccato: ridiamo ancora di quell’avventura. Per cui ho pensato di invitarla al Panathlon per raccontarci la sua storia e, ovviamente, le ho chiesto di farmi avere il suo curriculum sportivo. Quando l’ho letto mi sono sentito la classica formica di fronte alla montagna”.
Le imprese della Steppo
Come a molti noti, la “Steppo” ha all’attivo diverse imprese, tutte non di poco conto. Nel 2007 compie la traversata dell’Himalaya da nord a sud; nel 2009 attraversa tutte le Ande Peruviane; nel 2010 vola in Mongolia vincendo il Mongolia Bike Challenge; nel 2012 è campionessa italiana Triathlon Invernale; nel 2013 attraversa tutte le Alpi da Trieste a Ventimiglia Mtb e nello stesso anno vince il Campionato del Mondo di Triathlon Invernale. Le ultime avventure l’hanno vista attraversare l’Italia in Mountain Bike dal Gran San Bernardo all’Etna (2016) e
quindi l’intera Europa da Catania a Capo Nord (2017). “La passione per la bici è nata praticamente con me – ha ricordato Stefania – avevo 10 anni e i miei genitori mi regalarono una bici col cambio. Ero felicissima, ho iniziato ad usarla in cortile. Giro dopo giro ho preso e sono andata fino a Merate a trovare la mia migliore amica. Ricordo che mio papà venne a prendermi e non era contento dalla mia “impresa” … da lì è nato tutto. Poi negli anni ho unito la passione per la bici a quella di andare in montagna e così mi sono fatta comprare un rampichino, come si chiamavano le mtb a quei tempi”.
Il Mongolia Bike Challenge
Durante la serata Stefania ha proiettato un video-documentario con le immagini del grande fotografo Carlo Borlenghi dedicato al Mongolia Bike Challenge vinto nel 2010: 10 giorni di gara, 1200 km e 14 mila metri di dislivello. Stefania era una delle sette donne partecipanti, di cui due agoniste, la spagnola Nines e l’austriaca Michaela Gigon. “Un’avventura pazzesca e davvero impegnativa – ha ricordato Stefania commentando le immagini della gara sviluppatasi attraverso il deserto dei Gobi con il suo vento proibitivo e le montagne della Mongolia – ma alla fine contro ogni aspettativa sono stata la prima donna. Ho tagliato il traguardo con Nines e Michaela, ma avevo 26 minuti di vantaggio rispetto a loro. Un’emozione grandissima”.
Pedalare ‘in libertà’
Stefania come spiegato non ha, e non cerca, sponsor, pur essendo stata contattata da alcune tra le più importanti marche del settore. “Mi piace fare quello che faccio e non voglio sentirmi legata: anni fa ho ricevuto diverse proposte anche da grandi aziende ma ho sempre rifiutato. Per lo stesso motivo non ho una tabella fissa di allenamento, non programmo niente, semplicemente appena posso vado in giro, che sia in bici, a piedi o con gli sci”. Domenica ad esempio Stefania è partita in bici da Acquate, è salita fino ai Resinelli, quindi calzati gli scarponcini ha raggiunto la vetta della Grignetta per poi riscendere e tornare in bici a casa. Nella vita di tutti i giorni Stefania insegna nella scuola elementare a Germanedo. “Spesso mi sono ritrovata a pensare che la forza per fare queste cose deriva proprio dal fatto che insegno e ho a che fare con dei bambini. Capita che mi chiedano ‘ma non ti stanchi a pedalare così maestra?’ ed io rifletto. Chiedete ad un bambino che
gioca a pallone tutto sudato se non è stanco. Lui non capirà la vostra domanda, perché mentre corre e suda è felice. Come me mentre pedalo.
Premiata dal Prefetto
“Steppo” è stata premiata da un ospite speciale, il Prefetto di Lecco S.E. Liliana Baccari, che a fine marzo come noto lascerà Lecco per andare a Roma: “Una serata davvero bellissima – ha commentato la dottoressa Baccari – grazie per avermi invitata. A Lecco sapete fare delle vostre ricchezze naturali, lago e montagne, un’occasione sempre bella di stare insieme e condividere le passioni. Trovo sia una cosa importante, che vi caratterizza e che mi porterò sempre nel cuore”.
Il Prefetto ha consegnato lo stemma del Panathlon all’ospite insieme al presidente Riccardo Benedetti. L’appuntamento con la prossima conviviale è fissato per il prossimo 9 aprile.