Bici, arrampicata e parapendio: triathlon estremo di Matteo Goretti sul Badile

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Matteo Goretti alla partenza davanti al municipio di Bellano
Matteo Goretti alla partenza davanti al municipio di Bellano

Bellano-Bondo andata e ritorno in bici, scalata in free solo dello spigolo Nord del Badile e discesa in parapendio

L’impresa è stata portata a termine il 6 settembre scorso dal 29enne lecchese in 14h20′

BELLANO/AIRUNO – Matteo Goretti ha 29 anni, abita ad Airuno e lavora come salumiere nell’azienda del padre. Da tanti anni va in montagna e si allena proprio sulle cime lecchesi. Gli piace correre sulle creste della Grignetta, ma nel suo curriculum ci sono tante imprese in solitaria: il Cervino da Cervinia in sole 3.25h passando dalla Cresta del Leone e la parete Nord del Gran Zebru in invernale solo per citarne un paio.

Matteo Goretti in volo sul pizzo Badile
Matteo Goretti in volo sul Pizzo Badile

Nei mesi scorsi, però, ha pensato a un progetto decisamente particolare ed estremo sul Pizzo Badile (3.308 metri). Lo spigolo Nord la prima volta l’ha fatto di “corsa” nel 2020, poi l’ha riprovato un mese fa ma non c’erano le condizioni per portare a termine il suo triathlon che comprendeva anche bici e parapendio.

Matteo Goretti

Mercoledì 6 settembre, a mezzanotte, il tentativo buono: partenza da Bellano in bicicletta è arrivo col buio a Bondo in Svizzera. Cambio di assetto e via a piedi verso l’attacco dello spigolo Nord, non è ancora arrivata l’alba che inizia la lunga scalata. Arrampica da solo e slegato in ambiente pazzesco arrivando in vetta al Badile per poi scendere dalla normale e risalire fino al colle del Pizzo Cengalo dove arriva intorno alle 10.30. Lì deve aspettare oltre un’ora per trovare le condizioni giuste per volare, ma alle 12 riesce ad aprire la vela del suo parapendio.

Matteo Goretti

“Brezza tesa ma accettabile. Decollo alla francese, i cordini non si impigliano negli sfasciumi, la vela è aperta sulla testa, corro, non ci credo, è tutto perfetto, talmente perfetto da essere surreale. Sono fuori, sotto di me il baratro delle Nord, all’inizio non riesco nemmeno a urlare ma dentro di me piango, guardo la Nord del Badile, lo spigolo, ci sto davvero volando sopra. Quasi un’ora di planata e atterro davanti alla macchina, realizzo cosa è successo nelle ultime 12 ore”.

La fatica, però, non è ancora finita: nemmeno il tempo di rilassarsi che è di nuovo in sella per l’ultima fatica in bicicletta che lo riporterà a Bellano con l’obiettivo di una bella birra fresca. L’impresa è compiuta in 14 ore 20 minuti con alle spalle un totale di circa 150km e quasi 4000 metri di dislivello positivo, arrampicando slegato una via certamente non banale. Che impresa!

“In qualche modo arrivo galvanizzato a Bellano, ce l’ho davvero fatta, non ci credo ma le foto e i video lo provano. Grazie a tutti quelli che mi hanno accompagnato in questo progetto, anche indirettamente assecondando la mia ossessione, siete dei pazzi peggio di me!”