DERVIO – Lo scorso anno un gran vento e condizioni del lago pressoché proibitive avevano costretto gran parte dei partecipanti alla Mandello-Dervio a ritirarsi ben prima di tagliare il traguardo. Tra questi anche Moreno Bettinazzi, classe 1982, residente a Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano. Quest’anno Moreno ha voluto riprovarci e ha avuto ragione.
Il portacolori della “Nuoto Piombino” con alle spalle un passato da agonista che lo ha visto gareggiare dapprima da bambino e successivamente a partire dai 23 anni, si è infatti aggiudicato domenica 4 agosto la seconda edizione della maratona di nuoto dedicata alla memoria di Nicola Callone.
Cinque ore e un minuto il tempo da lui impiegato per coprire i 20 chilometri che dividono Mandello da Dervio. Una prestazione assolutamente eccellente, così come quella di cui si è reso protagonista il quarantunenne Alessandro Pilati, secondo classificato con un tempo di soli due minuti superiore a quello del vincitore. Bravissima (e definirla tale è ancora dire poco) anche Julia Scardova, prima tra le donne e terza assoluta, capace di nuotare la distanza in 5 ore e 16 minuti.
“E’ stata una faticaccia – sono state le prime parole pronunciate dal vincitore Bettinazzi, per tre anni campione italiano master di fondo – ma il lago era in condizioni ottimali. Fino a Varenna l’acqua era addirittura calda e anche il vento è sempre stato a nostro favore”. “Tenevo particolarmente a far bella figura in questa competizione – ha aggiunto Moreno, che nel 2010 ha partecipato alla “12 ore” di Zurigo e l’anno successivo a una “24 ore” natatoria in Austria – e adesso sono felice”.
Felicissima, all’arrivo, era anche Julia Scardova (in gara c’era pure suo marito Daniele Luchini, ottavo classificato), che nel 2008 si era aggiudicata il titolo M 35 sulla distanza dei 5 chilometri ai campionati italiani disputati a Scanno, in provincia dell’Aquila. “Mi fa un po’ male un tendine – ha detto – ma domani sarà tutto passato e poi già adesso la gioia è decisamente più forte del dolore”.
Bravissimi, si è detto, tutti i concorrenti, che alle 11.43 avevano mosso le prime bracciate dal porticciolo di piazza Garibaldi a Mandello, dove a dare il via era stato Leo Callone, fresco reduce dal record dei 100.000 chilometri percorsi a nuoto in 50 anni di carriera tra gare, traversate e allenamenti. E al traguardo di Dervio ad accogliere i nuotatori c’era proprio il “caimano del Lario”, oltre agli assessori allo Sport di Mandello e Dervio, Luciano Benigni e Enrico Gianola.
Per tutti grandi applausi, abbracci e strette di mano, per una festa favorita da una splendida e calda giornata di sole che ha accomunato non soltanto i primi tre della classifica generale ma pure gli altri protagonisti della maratona natatoria, che ha visto Walter D’Angelo, Fabio Mazzoleni, Paolo Canzi, Pietro Gustinelli, il già citato Daniele Luchini, Antonio Galli, Luisa Cocco, Massimo Mazzoleni e Simona Branchi piazzarsi nell’ordine dal quarto al dodicesimo posto.
Prima della cerimonia di premiazione è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Vittoria Castellini, la nuotatrice di fondo quarantanovenne travolta e uccisa il giorno prima a Camogli da un’imbarcazione. Significativa, dopo la consegna delle coppe e di artistiche targhe (queste ultime messe in palio dal Comune di Mandello per i primi tre classificati delle graduatorie maschile e femminile), l’attribuzione a Bettinazzi e alla Scardova della medaglia d’oro al valore atletico da parte dell’Associazione nazionale atleti azzurri d’Italia. A consegnarle sono stati Leo Callone e il mandellese Giovanni Stropeni.
Poi un ultimo ringraziamento a tutti coloro i quali hanno dato il loro contributo per la buona riuscita della manifestazione, ai volontari del comitato di Colico della Croce Rossa, al Soccorso degli alpini di Mandello, alla Guardia costiera ausiliaria e a quanti hanno garantito assistenza ai nuotatori con le loro imbarcazioni e assicurato l’indispensabile rifornimento agli accompagnatori, a partire dalle “Delizie” di Valsecchi. Poi l’arrivederci al 2014. E un ultimo lungo applauso per i magnifici dodici protagonisti della maratona Mandello-Dervio.