RUBRICA – Carissimi lettori, bentrovati! All’indomani della Festa della Repubblica ho pensato di proporvi un approfondimento dell’art. 1 della nostra meravigliosa Costituzione, l’articolo 1, il primo in assoluto, quello nel quale i Padri costituenti hanno riassunto l’essenza della Repubblica italiana. Innanzitutto ve ne fornisco il testo vigente:
Art. 1
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
In secondo luogo, nella mia qualità di giurista (forse non tutti sapete che sono anche Avvocato) vi propongo i seguenti s-punti di vista e …di riflessione!
1) L’Italia è una Repubblica, ciò significa che chiamati a decidere, gli Italiani hanno scelto di essere una Repubblica e non una monarchia.
Repubblica deriva dal latino Res Publica che significa “cosa del popolo”.
La Repubblica è una forma di Stato di carattere rappresentativo in cui l’organo supremo (Capo dello Stato) viene eletto o direttamente dal corpo elettorale o dai membri del Parlamento (come avviene in Italia).
2) L’Italia è una Repubblica democratica, questo significa che tutte le cariche pubbliche, compresa quella del Capo dello Stato che esprime l’unità nazionale, si riconducono direttamente o indirettamente al consenso del popolo al quale appartiene la sovranità.
Nel dizionario alla voce Repubblica leggiamo: “forma di governo in cui la sovranità risiede nel popolo, il quale la esercita per mezzo di rappresentanti liberamente eletti, con libera opposizione delle minoranze e nell’ambito della legge”.
Italia, Repubblica e democrazia sono inscindibili, una sorta di trinità civile, l’Italia è una e trina.
Inoltre “La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione” come recita l’art. 139 che chiude la Carta costituzionale.
3) L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
Il riferimento al lavoro quale fondamento della Repubblica è chiaro e implica che la Repubblica promuove e sostiene il lavoro in quanto esso “nobilita l’uomo”. Il lavoro è il fondamento della nostra Repubblica. Questo significa che ciascuno deve essere messo in condizione di lavorare secondo le proprie possibilità perchè in questo modo offre il proprio contributo alla Repubblica: ognuno è chiamato a fare la propria parte attraverso il lavoro per sostenere l’Italia; perchè questo sia possibile ognuno deve essere messo in condizione di poterlo fare a prescindere dalle condizioni personali in ossequio all’art.3 che proclama il principio di uguglianza.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Parole che mi emozionano e mi fanno riflettere. Per oggi ci fermiamo qui, cari lettori, venerdì prossimo proseguiremo la nostra analisi focalizzando la nostra attenzione sui concetti di “popolo” e di “sovranità popolare”, intanto vi invito a leggere la nostra stupenda Carta Costituzionale per essere cittadini consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri. Buona lettura! A venerdì prossimo!
Giovanna Samà
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