CORTENOVA – 10 anni sono passati da quel lontano 1 dicembre 2002, dieci lunghi anni ma le ferite aperte nella montagna sono ancora visibili a chi si trova a passare lungo la provinciale della Valsassina in località Bindo. Questa mattina in ricordo di quei giorni l’amministrazione comunale ha voluto celebrare l’anniversario inaugurando il parco che sorge oggi dove 10 anni fa c’era la prestigiosa Villa Martina, al suo posto una fontana circolare con in mezzo uno zampillo e attorno alcuni alberi a dimostrazione che la speranza non si è spenta in quella notte di 10 anni fa.
La Santa Messa celebrata da don Mauro Malighetti che ha voluto al suo fianco i locali Gruppo Alpini e il gruppo della Protezione Civile quest’ultimo nato proprio in concomitanza del disastroso evento, presenti anche un gruppo di 80enni (4 volte ventenni) scherzosamente chiamati dal parroco che ha detto come la loro esperienza venga tramandata ai giovani studenti delle classi elementari di Cortenova presenti con le loro maestre.
Il sindaco Luigi Selva ha illustrato assieme ai suoi assessori la giornata che si è conclusa col rinfresco offerto dal comune, una frecciata polemica verso una giornalista rea di aver scritto un articolo in cui a prendersi i meriti per cose non fatte sono stati altri, l’attuale sindaco ha rimarcato la mancanza di perdite di vite umane nonostante la tragicità dell’evento dandone merito all’allora sindaco Luigi Melesi ma dice non siamo noi che ci siamo dimenticati di lui per quello fece ma chi pur evidenziando il fatto di non fare più di due legislature in regione, ci entra quando ancora è studente e ne esce pensionato, toccava a loro (citando esplicitamente il movimento della Lega Nord) trovargli un posto in regione e non a noi dopo. Momenti di commozione quando gli alunni delle scuole elementari hanno letto una poesia scritta ai tempi della frana da un’abitante di Bindo, prima dell’inaugurazione del parchetto i presenti sono stati accompagnati sul corpo frana e due geologi hanno spiegato i fatti di quei giorni e la situazione attuale “La frana è sempre in movimento anche se a occhio nudo non si ha la percezione”, girando lo sguardo verso la Grigna ha fatto notare “ La si vedono le rocce a strati segno che il territorio e sempre li da milioni di anni, sopra di noi c’è un cumulo di materiale, terra e sassi ammucchiati che ci fanno capire che c’era già stata una frana milioni di anni fa e che il terreno non è consolidato” .