BALLABIO – “Soddisfazione e apprezzamento per un lavoro che accoglie al meglio tutte le istanze avanzate dal Comune di Ballabio nei vari incontri di lavoro avuti con il sindaco Brivio e l’assessore Rizzolino”.
Così Alessandra Consonni commenta la delibera della giunta comunale di Lecco con cui il capoluogo ridefinisce i propri comprensivi scolastici, a cui appartengono anche i Comuni di Ballabio e Pescate.
“In attesa di esprimere la nostra valutazione puntuale sull’intero documento, come previsto dall’iter della delibera – dichiara il sindaco di Ballabio – possiamo manifestare sin d’ora soddisfazione e apprezzamento per gli esiti di un partecipato e collaborativo lavoro, che ci ha visti accanto al sindaco Brivio e all’assessore Rizzolino impegnati nel non facile compito di coniugare pienamente istanze e necessità. Possiamo dire di aver ottenuto l’en plein delle nostre richieste: ringraziamo gli amministratori lecchesi per questa volontà di collaborazione tra realtà territoriali contigue che, siamo certi, produrrà importanti risultati anche in altri settori”.
Un risultato illustrato dall’assessore ballabiese all’Istruzione, Sara Gattinoni. “A dispetto di inutili ansie e allarmismi – afferma – Ballabio resta nel comprensivo scolastico di Lecco come avevamo promesso e, pur spostandosi dall’1 al 2, addirittura mantiene come scuola di riferimento la media Ticozzi, istituto a cui maggiormente tenevano le famiglie ballabiesi, garantendo così il massimo della continuità didattica”.
“Sin dall’inizio – continua Gattinoni – abbiamo espresso il desiderio di rimanere nel comprensivo lecchese: orientamento già manifestato dal sindaco Consonni in via informale durante un incontro con Virginio Brivio e con una lettera trasmessa giorni prima della seduta consiliare a Palazzo Bovara, e non con una mail nel corso del Consiglio come riportato da alcuni. Da allora si sono susseguiti incontri, anche con i due sindaci, e in cui ho avuto modo di comunicare all’assessore Rizzolino l’opzione preferenziale del Comune di Ballabio, condivisa da rappresentanti delle scuole e dei genitori, consultati preventivamente. I problemi esistevano, ma alla fine ha vinto la volontà condivisa di raggiungere la soluzione migliore per tutti e, in primo luogo, per gli studenti”.