Targa: critiche su Zamperini, Pasquini: “Non fermiamo il dialogo”

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Giacomo Zamperini

LECCO – Hanno scatenato un polverone le dichiarazioni rilasciate dal consigliere comunale Giacomo Zamperini, dopo la scomparsa della targa ai caduti repubblichini fatta sparire da ignoti nella notte tra giovedì e venerdì.

Toni durissimi quelli usati dal consigliere contro quanti si erano mobilitati nei mesi scorsi affinché la placchetta venisse rimossa: “Che si trovi il responsabile e che si punisca non solo l’autore materiale del gesto, ma anche chi ha fomentato l’odio. Tutti quei consiglieri comunali e quei cittadini che hanno politicamente avallato l’ipotesi che la targa venisse tolta con la forza sono politicamente responsabili di tensioni che potrebbero scaturire presto nella nostra città” si è sfogato Zamperini (vedi articolo).

Di qui la replica di fuoco da parte di Ezio Venturini (Idv) e di Alessandro Magni(Fds), che si sono fatti portavoce in Consiglio della protesta contro la presenza della targa fascista:

“Non accetto in nessun modo dichiarazioni fatte dal Consigliere Zamperini considerandole una offesa e uno schiaffo morale nei confronti dei cittadini di Lecco – ha dichiarato il primo – parla di fermento d’odio quando in realtà nel 2001 proprio gente come lui ha voluto illegalmente apporre su un muro pubblico una inutile targa movimentando animi ed ideologie populistiche di eroismo e martirio , volendo assolutamente far passare persone carnefici per martiri ,persone che si resero responsabili inutilmente con l’inganno e il tradimento della morte di quei poveri partigiani . Comunque una riflessione è dovuta ; quella TARGA è stata messa su quel muro illegalmente ed è stata tolta altrettanto illegalmente , nessun vincitore dunque ,abbiamo perso tutti , ma forse qualcuno voleva proprio questo”.

Invitiamo la popolazione a mantenersi vigilante anche rispetto alle minacce rivolte indistintamente a chi si è impegnato in tutti i luoghi, Consiglio Comunale compreso, per chiedere la rimozione della targa repubblichina – ha lanciato l’allarme Magni – La condanna e il rigetto del fascismo, che è ancora vivo e minaccioso, specie in questi bui tempi di crisi economica, sociale e culturale, è il momento dinamico fondamentale per erigere una autentica democrazia, e realizzare, in pienezza, una società plurale della convivialità e dell’inclusione” .

Sulla controversa vicenda si è espresso anche il vice-coordinatore provinciale del Pdl, Antonio Pasquini, che ha invece voluto sottolineare la condivisione del percorso che fin ora era stato realizzato all’interno dell’ istituzione comunale:

“Non ci sono parole per commentare il gesto vile e vigliacco di chi ha rubato la targa, un gesto inqualificabile che mina il percorso istituzionale che si era intrapreso all ‘interno della commissione per cercare di far luce su uno degli episodi piu’ bui della guerra civile. Percorso che ha permesso a molti consiglieri e a molti cittadini di conoscere una brutta pagina della nostra storia recente”

“Ho apprezzato molto le parole di condanna del Sindaco e la volontà dimostrata dello stesso , pur con molte difficoltà e posizioni diverse, di intraprendere un percorso condiviso – ha proseguito Pasquini – Percorso che piu’ volte è stato interrotto a causa delle strumentalizzazioni sia da destra che da sinistra che di certo non aiutano a superare le divisioni di settanta anni fa. Mi auguro che la targa venga immediatamente restituita , e che non si fermi il dialogo che in si era instaurato in commissione”.