VALVARRONE – Di nuovo i tagli al trasporto pubblico al centro delle polemiche: dopo le proteste dei sindaci di Bellano e Vendrogno per la paventata cancellazione di una corsa della linea D21, che collega i due paesi (vedi articolo) e la replica dell’assessore provinciale Franco De Poi che ha annunciato il mantenimento di tale corsa (vedi articolo), ora è la Cgil e il suo sindacato dei pensionati, lo Spi, a denunciare la situazione che i tagli ai bus avrebbero causato in Valvarrone: “l’isolamento della valle dalle 9.00 alle 15.00”.
A provocare tali disagi, come evidenziato dai sindacati, la cancellazione della corsa da Dervio ad Avano delle ore 11,20 e della corsa da Avano a Bellano delle ore 12.05, che interesserà la valle a partire dal 24 di febbraio.
“Già due anni fa sono state tagliate tutte le corse previste per i domenicali ed i festivi – spiegano i segretari generali Wolfango Pirelli e Sergio Pomari – Pur consapevole dei tagli che la Provincia si trova ad operare alla luce delle ridotte disponibilità economiche, non è assolutamente tollerabile che il trasporto pubblico rinunci al suo ruolo e penalizzi in maniera radicale una comunità già attualmente servita soltanto da sei corse giornaliere”.
Cgil e Spi hanno quindi deciso di incontrare i cittadini in un assemblea che, riferiscono, ha evidenziato la gravità e di questo ulteriore intervento che se attuato farà perdere il posto di lavoro ad una disabile che utilizza per recarsi al lavoro la corsa delle 12.05. Del problema i sindacati ne hanno discusso con l’assessore provinciale Franco De Poi.
“La comunità della Valvarrone – proseguono Pirelli e Pomari – anche a causa dell’ingente problema della mobilità ha visto in questi anni diminuire la popolazione, con un sistematico allontanamento della popolazione giovane ed una incremento del numero degli anziani pertanto il servizio pubblico a differenza del privato non può rinunciare a garantire le esigenze primarie della collettività ed in particolare di coloro che hanno difficoltà di movimento, disabilità varie”.