LECCO – Dopo l’osservazione mossa con amarezza dai rappresentati dei lavoratori della Leuci, storica fabbrica lecchese a rischio chiusura, che hanno spiegato di essersi visti negare la possibilità di intervenire durante la serata con Beppe Grillo a Lecco (vedi articolo), è arrivata la replica di Valentino Riva, attivista del Movimento Cinque Stelle Lecco e tra gli organizzatori della serata in piazza Cermenati.
Una risposta carica di rammarico, quella dei “grillini”, che attraverso il loro attivista hanno spiegato le motivazioni che hanno portato ad escludere interventi esterni dal palco della manifestazione:
“Buongiorno, scrivo in merito alla recriminazione sollevata dai lavoratori della Leuci non ospitati durante la tappa lecchese dello Tsunami Tour di Beppe Grillo. Mi rivolgo direttamente al lavoratori o ai loro rappresentanti.
Innanzitutto devo chiarire che Grillo non sapeva nulla dell’organizzazione dell’evento, lui era nostro ospite e doveva solamente onorarci della sua presenza senza mettere bocca nella pianificazione della serata, per cui a scanso di equivoci esoneriamolo da ogni responsabilità. Io sono un attivista del Meetup Lecco e Provincia del MoVimento 5 stelle.
Sono molto dispiaciuto nel leggere quanto è riportato nel vostro comunicato.
Abbiamo discusso solamente nella plenaria di martedì 12 sulla possibilità di dar voce durante l’evento ai comitati di cittadini attivi, fra cui quello dell’acqua pubblica e quello del Cornizzolo No Cave. La nostra incertezza, dovuta probabilmente ai tempi risicati e, perché no, all’inesperienza, era più che altro incentrata sulla volontà di non trascinare nell’ambito della campagna elettorale nessuna di queste realtà.
A volte i buoni principi rischiano di venire strumentalizzati o di essere fraintesi, per cui abbiamo preferito seguire la linea di organizzazione pianificata fino all’ultimo. Avessimo avuto un vostro contatto nei giorni precedenti probabilmente sarebbe stato tutto diverso ma la sera prima o la giornata stessa era davvero tutto più complicato. Certamente leggere la vostra giusta lamentela ci fa ripensare a come avrebbe potuto essere gestita la cosa in maniera differente, ma ci servirà da lezione per la prossima volta.
Crediamo fermamente che si debba dar voce alle realtà locali e a maggior ragione ai lavoratori in difficoltà. Alle nostre scuse uniamo la volontà ferma di incontrarvi per discutere una linea d’appoggio concordata, con la quale delineare degli incontri per avere maggiori informazioni sulla situazione dei lavoratori della Leuci. Contattateci e di nuovo perdonate questa nostra ingenuità. A presto”.