Anti-bracconaggio: imponente sequestro, cacciatore nei guai

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    CARENNO – Un cacciatore senza scrupoli è stato scovato dalla Polizia Provinciale di Lecco in un’operazione anti-bracconaggio che ha permesso di porre fine all’illecita e crudele attività dell’uomo, residente in zona Carenno: nella sua abitazione e nei due immobili risultati nelle sue disponibilità, il cacciatore deteneva in gabbia numerosi esemplari di volatili ritenuti specie protetta, alcuni già spiumati e congelati, oltre che strumenti di caccia illegali.

    Il blitz degli agenti, coordinati dal comandante Raffaella Forni su delega del sostituto procuratore Cinzia Citterio, è scattato nella giornata di lunedì con le perquisizioni e i sequestri.

    Numerosi gli uccelli protetti rinchiusi in gabbie (ciuffolotti, zigoli muciatti, crocieri, lucherini, cinciallegre, peppole, fringuelli alpini, beccofrusoni, frosoni) e liberati dagli agenti, dopo averne accertato le condizioni di salute.

    Tra i mezzi di caccia utilizzati dal bracconiere sono stati rinvenute dagli agenti diverse trappole per la cattura di passeriformi (salterelli, a scatto), tagliole, panie di vischio, numerose reti per uccellagione (a tramaglio e a copertone). Inoltre i poliziotti hanno rinvenuto due camoliere, ovvero dei contenitori con all’interno dei volatili già in avanzato stato di decomposizione, per la produzione di camole finalizzate all’alimentazione di altri uccelli.

    Posti sotto sequestro anche altri volatili utilizzati come richiami vivi (tordi, merli, cesene) con anelli di identificazione manomessi o non amovibili, come richiesto dalla legislazione sulla caccia, che saranno trasferiti presso idonei centri di recupero.

    “Si è trattato di un’imponente operazione, forse la più importante negli ultimi anni dal punto di vista quantitativo e qualitativo nella lotta al bracconaggio, che ha impegnato i nostri agenti della Polizia Provinciale per tutta la giornata – ha commentato l’assessore all’Ambiente, Caccia e Pesca, Carlo Signorelli – La Provincia di Lecco ha adottato una linea di grande rigore nei confronti di coloro che commettono atti contro il patrimonio faunistico con mezzi illegali e cruenti, per cercare di arginare questo fenomeno negativo”.

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