LECCO – Un weekend non certo semplice per le forze dell’ordine e per il personale dei Pronto Soccorso degli ospedali Manzoni e Mandic: se domenica a Merate sono dovuti intervenire i carabinieri della locale stazione per fermare un 35enne del paese ,sbronzo e molesto nei confronti dei sanitari e dei militari(vedi articolo), il giorno prima all’ospedale di Lecco si è verificata un analogo episodio, anche se l’ubriaco in questione non si è calmato nemmeno dopo aver varcato i cancelli della Questura, aggredendo i poliziotti e provocando il parapiglia negli uffici.
Il tutto ha avuto inizio alle 19.30 di sabato, quando una Volante si è recata al nosocomio lecchese in supporto al personale del posto di Polizia alle prese con un 41enne residente in città e in evidente stato di ubriachezza che, con fare aggressivo, si rifiutava di fornire le proprie generalità. Così gli agenti hanno deciso di bloccarlo e accompagnarlo in Questura, dove il fermato sembrava essersi calmato.
L’uomo però, una volta raggiunti gli uffici per espletare le formalità, ha provato la fuga con uno scatto fulmineo verso la porta; un tentativo inutile, visto che è stato subito riacciuffato dai poliziotti, ma che ha dato il via ad un’azzuffata con il 41enne che ha aggredito gli uomini della Questura, due dei quali hanno riportato alcune contusione.
Nel cadere a terra, braccato dai poliziotti, l’uomo si è tirato dietro i cavi della tastiera e del mouse di un Pc, scagliandoli violentemente sul pavimento e finendo così per romperli. Un episodio dalle gravi conseguenze penali per il 41enne, Aldo Brenna, arrestato per resistenza, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale.
Processato per direttissima, l’uomo è stato condannato a 6 mesi di reclusione (pena sospesa) con risarcimento delle parti civili.