LECCO – Passaggio di consegne ai vertici di Les Cultures Onlus. In concomitanza con il ventennale dell’associazione nata a Lecco nel 1993, la presidente Anna Anghileri lascia infatti il suo posto a Giorgio Redaelli, dal 2000 impegnato all’interno di questa nota realtà cittadina. Accanto a lui la neo segretaria Mariagrazia Zanetti, il tesoriere Marco Pirola e la portavoce Maria Grazia Corti, ai quali si aggiunge la sempre presente Anna Anghileri, questa volta nel ruolo di presidente onorario.
A commentare il contesto in cui viviamo e a sottolineare la missione dell’associazione è il suo neo presidente: «ci troviamo – spiega – in un importante momento di passaggio, in un’epoca di cambiamenti radicali, in cui il ruolo dell’associazione è fondamentale per contribuire a rendere il nostro territorio consapevole delle trasformazioni che interessano la società contemporanea, sempre più multiculturale. Al centro del lavoro di Les Cultures c’è da sempre il valore della diversità, un concetto che deve essere inteso come ricchezza e non come un pericolo. Per questo il tema scelto per festeggiare con una serie di iniziative questo primo ventennale è “Confine, frontiera e identità”». «Si tratta di un cartellone di eventi – interviene Mariagrazia Zanetti – pensati per festeggiare i vent’anni di Les Cultures e tutti caratterizzati da un filo conduttore: dare maggiore attenzione al significato delle parole, sempre più spesso svuotate di contenuto. L’intento è quello di andare contro alle barriere e di aprirci in vista di qualcosa di nuovo. La diversità deve infatti essere intesa come una condizione per andare avanti: noi non subiamo la diversità, bensì ce ne serviamo per creare nuovi scenari».
Ed è con questa impostazione di base che è stato creato il calendario di incontri e proiezioni promosso dall’associazione per festeggiare i vent’anni di attività. Il tutto avrà inizio il 30 di maggio con la conferenza in programma alle 21 presso la Sala Conferenza del Palazzo del Commercio (in piazza Garibaldi). A intervenire saranno Francesco Remotti, dal 1979 professore ordinario di Antropologia culturale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, e Stefano Allovio, professore associato di Antropologia culturale presso il Dipartimento di Geografia e Scienze Umane dell’Ambiente dell’Università di Milano. A loro il compito di dialogare proprio sui temi centrali, ossia i concetti di confine, di frontiera e di identità.
Seguiranno, poi, le proiezioni della rassegna “Immagini della frontiera”, composta da due film e due documentari e in programma in piazza Garibaldi, a ingresso libero (in caso di pioggia il cineforum si terrà in Sala Ticozzi). Si parte, quindi, martedì 18 giugno alle 21.15 con la proiezione della pellicola “Io sono Li” di Andrea Segre, film del 2011 che racconta delle difficoltà di integrazione incontrate da un’immigrata cinese. Il 25 maggio sarà la volta del documentario “La vita che non CIE” di Alexandra D’Onofrio, serata che vedrà la presenza del regista, mentre il 2 luglio si parlerà di ius soli con la docufiction “18 ius soli” e con lo stesso regista Fred Kowornu. Un’occasione, questa, per conoscere la storia di alcuni “nuovi italiani” e al tempo stesso promuove il dibattito legislativo e culturale sul diritto di cittadinanza per chi nasce in Italia. Le proiezioni termineranno il 9 di luglio con il film “Alì ha gli occhi azzurri” di Claudio Giovannesi, “che affronterà il tema – spiega Zanetti – degli adolescenti che non possono essere italiani ma che non si sentono neppure di una nazionalità diversa. Una mancanza di identità e un senso di spaesamento, quindi, per coloro che nascono e crescono in Italia ma che continuano a non essere considerati italiani».
Tornerà a fine settembre, poi, il tradizionale appuntamento con “IMMAGIMONDO”, il festival di viaggi, luoghi e culture, mentre per approfondire il tema delle difficoltà e dei disturbi specifici di apprendimento nei minori stranieri è fissato per il 6 settembre alle 9.00, presso l’Aula Magna dell’Istituto Superiore Badoni un convegno rivolto a insegnanti, associazioni e genitori. Una mattinata di riflessione per approfondire quelle che sono le barriere a un corretto inserimento degli alunni stranieri nel percorso di studi. Il programma di iniziative si chiuderà, infine, l’11 di ottobre con il dibattito sul tema “Secondi a nessuno. Seconde generazioni o prime generazioni di nuovi italiani?”, in programma alle 21 presso la Sala Don Ticozzi.