MANDELLO – Una giornata aperta con l’accoglienza delle mamme e dei loro bambini nella veranda del “Sacro Cuore” e proseguita con una ricca merenda e con la presentazione del libro realizzato con le poesie dei ragazzi che avevano partecipato al concorso del trentennale, la cui cerimonia di premiazione si era svolta lo scorso mese di aprile al cinema teatro comunale.
Centro di aiuto alla vita in festa, ieri a Mandello, a conclusione degli appuntamenti proposti nel corso dell’anno per celebrare i primi tre decenni di attività dell’associazione.
“Ho pensato ai bambini – ha detto Virna Dotti illustrando la pubblicazione – e ho immaginato di rivolgere loro l’augurio di poter vivere quotidianamente ciò che loro stessi hanno scritto nelle composizioni presentate a inizio anno”. “Occorre guardare alle priorità della vita – ha aggiunto – e, in definitiva, alla vita stessa, che è un dono e che in quanto tale va apprezzata. Sempre e comunque”.
Virna Dotti ha anche invitato gli adulti e i genitori a indurre le nuove generazioni a “pensare positivo”, sollecitandoli a far capire loro che la vita va vissuta giorno dopo giorno, nella consapevolezza che ciò che i ragazzi hanno scritto nei loro elaborati deve essere tradotto in pratica.
Ad auspicare che il messaggio trasmesso dai più giovani attraverso le poesie composte per il concorso possa essere un punto di partenza per un atteggiamento di costante difesa della vita e dei suoi valori è stata anche Paola Ciampitti, responsabile del Centro di aiuto alla vita, la quale ha ricordato con giustificata emozione il primo caso di aiuto prestato giusto trent’anni fa a una coppia in attesa di un figlio e in difficoltà perché tra l’altro in cerca di alloggio.
Apprezzata la testimonianza di monsignor Angelo Riva, responsabile del coordinamento dei Cav della Diocesi di Como. Questi ha ricordato in primo luogo la preziosità della vita, “che va oltre – ha detto – gli aspetti esteriori”. “La fede – ha aggiunto – ci fa entrare nell’ottica dell’accoglienza e nessuno deve essere privato della vita. In questa direzione il Cav, qui a Mandello come altrove, dà un contributo formidabile e dunque è importante che l’associazione prosegua nello svolgimento dei compiti che le sono affidati, coinvolgendo anche energie e volti nuovi, considerato che la freschezza e l’entusiasmo di chi si avvicina al Centro di aiuto alla vita possono essere di grande importanza”.
Sono quindi state lette alcune poesie composte dagli alunni delle scuole di Mandello e Abbadia Lariana sul tema “La vita è preziosa, abbine cura”, incluse come detto nel libro dato alle stampe dal Cav su sollecitazione degli stessi alunni. Ad aggiudicarsi il primo premio era stata la composizione della classe I della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Santa Giovanna Antida. Vi si leggeva, in un passaggio particolarmente significativo: “La vita è la fiamma della speranza che va alimentata con grande costanza, è un fiore che sempre sboccerà perché è l’amore che unisce l’umanità”. Quindi gli ultimi versi: “Siamo qui con la nostra vita, pronti a giocare la partita più importante che dovremo affrontare: con il cuore amare, senza rimpianti ricordare, l’infinito insieme poter abbracciare”.
L’ultimo atto della giornata di festa del Centro di aiuto alla vita è stato rappresentato dalla celebrazione della messa di ringraziamento nella parrocchiale del “Sacro Cuore”. A presiedere il rito monsignor Riva, affiancato all’altare dal vicario don Andrea. All’omelìa, rifacendosi al Vangelo e ricordando come l’attaccamento al denaro sia all’origine di tutti i mali, il responsabile del coordinamento dei Cav diocesani ha spiegato che “le ricchezze abituano a monetizzare tutto, incluse le persone, che in tal modo vengono spesso ingiustamente scartate. Tra loro vi sono gli anziani e i bambini, perciò il ruolo del Centro di aiuto alla vita è fondamentale perché sostiene in particolare proprio quelle vite che taluni vorrebbero appunto cancellare”.