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LECCO – Sul caso Holcim il consigliere regionale Mauro Piazza (Pdl) dopo le dichiarazioni rilasciate ieri, mercoledì (vedi articolo), tiene a fare chiarezza su alcuni passaggi che “qualcuno ha travisato”, puntualizza lo stesso consigliere regionale.
“Premesso che non ho preso le parti dell’azienda Holcim, all’incontro di ieri dove sono intervenuti il sindaco e il vi-sindaco di Merone in rappresentanza delle famiglie che lavorano in azienda ma anche di molte delle quali lavorano nella filiera di quel settore, ho spiegato loro che sarà molto improbabile che si riveda il Piano Cave approvato dalla Provincia di Lecco. Il motivo sta nel fatto che vi è un parare contrario al proseguimento dell’escavazione condiviso da tutte le rappresentanze politiche. L’aggettivo ‘demagoggico’ che nella dichiarazione di ieri ho usato in riferimento alle scelte effettuate in Provincia è stato frainteso e mi hanno fatto passare per difensore della Holcim”.
Quindi Piazza chiarisce: “E’ chiaro che un Piano Cave fatto in quel modo ha dato alla Holcim un grande alibi per andarsene da Merone a fronte dell’impossibilità di continuare a cavare. Personalmente avrei preferito che la Provincia assumesse una posizione diversa, che prendesse in considerazione tutto e tutti; quindi, l’ambiente ovviamente, perchè non è giusto radere al suolo le montagne, ma anche coloro che lavorano per la filiera della cave. Dire di no a cavare ulteriormente è sembrata la cosa più facile da fare, ma a monte c’è una responsabilità amministrativa che non può essere snobbata e che deve tenere in considerazione chi, per questa scelta, perderà il posto di lavoro soprattutto oggi, che stiamo vivendo un momento storico decisamente difficile e sfavorevole. Credo che quando ci sono situazioni di questo tipo si debba sempre tenere conto della realtà, che è fatta anche di persone che lavorano e famiglie che devono vivere. Sarebbe stata più opportuna una soluzionie che avesse tenuto conto di tutti gli elementi in gioco, a partire dai lavoratori”.
