LECCO – C’è anche il lecchese Roberto Bernardelli, imprenditore del settore alberghiero, tra le 24 persone che dal 2 aprile sono stati rinchiuse in diversi istituti penitenziari del nord per l’inchiesta sugli “Secessionisti veneti”.
La vicenda è quella del gruppo dei “Serenissimi” e del rinvenimento di un tank costruito artigianalmente posto sotto sequestro dai carabinieri del ROS.
Bernardelli, che si trova nella struttura carceraria di Pescarenico, è accusato di essere il finanziatore del gruppo avendo versato la cifra di 3.500 euro. Sabato mattina riceverà la visita del senatore Paolo Arrigoni e del deputato comasco Nicola Molteni, entrambi della Lega Nord.
“I Serenissmi non sono pericolosi terroristi, sono invece persone comuni, lavoratori e cittadini non violenti, che non hanno torto un capello a nessuno, ‘colpevoli’ solo di sostenere idee indipendentiste per dare maggiore libertà alle loro terre. Vengono invece accusati di terrorismo ed eversione”, denunciano Arrigoni e Molteni.
“Solo uno Stato debole e allo sbando sbatte nelle carceri persone di questo genere, mentre con i quattro provvedimenti ‘svuotacarceri’ lascia libere migliaia di delinquenti come pedofili, stupratori, rapinatori e assassini – rincarano la dose i due esponenti del Carroccio – È per questo che sabato mattina, alle 10.30, ci recheremo al carcere di Pescarenico di Lecco per portare la nostra solidarietà e la nostra vicinanza a Roberto Bernardelli. La Lega Nord non lascerà sole queste persone, farà di tutto per tirarle fuori dalle carceri e continuerà a battersi per la libertà di pensiero e di parole”.

RADIO LECCOCITTÁ CONTINENTAL




































