Il Gheppio, Falco tinnuculus, è un piccolo rapace piuttosto comune che contribuisce a tenere sotto controllo il numero di topolini e piccoli animali nelle nostre campagne.
La lunghezza di quest’uccello arriva a circa 35 cm con un’apertura alare che raramente supera gli 80 cm.
Il piumaggio del Gheppio varia in modo piuttosto evidente tra maschio e femmina. Infatti, il maschio ha il capo grigio, il dorso bruno-rossiccio barrato di nero e il ventre fulvo striato di scuro.
La femmina, invece, ha colori più mesti quasi completamente brunastra barrata di scuro, con il dorso più scuro rispetto al ventre.
Questo splendido rapace ha abitudini diurne e si nutre di piccoli roditori, lucertole, serpentelli e grossi insetti come cavallette e locuste. Non disdegna anche altri uccelli come passeri, storni e allodole.
La caratteristica che contraddistingue il Gheppio, e lo rende facilmente identificabile, è la sua tecnica di caccia. Questo rapace, infatti, caccia scrutando il suo territorio dall’alto cercando di scorgere una preda che si muove a terra.
Quando manca un posatoio da cui osservare, usa la tecnica detta dello “spirito santo” che gli permette di librarsi nell’aria stando fermo nello stesso punto come fosse un piccolo elicottero.
Il Gheppio riesce a fare lo “spirito santo” grazie al particolare modo di battere velocemente le ali che gli permette si sostenerlo nell’aria senza farlo avanzare. Da questo punto di osservazione nel cielo osserva i campi sottostanti, per poi buttarsi in picchiata appena scorge una preda.
La definizione “spirito santo” deriva proprio dall’iconografia sacra che rappresenta lo Spirito Santo come un uccello ad ali aperte.
L’habitat del Gheppio è molto vario essendo capace di adattarsi piuttosto facilmente a diversi tipi di ambienti; infatti, pur prediligendo comunque spazi aperti, è presente dal livello del mare all’alta montagna sono a oltre 2500 m di quota.
Anche il luogo di nidificazione può variare molto: una cavità nel terreno, un nido abbandonato di una cornacchia, un anfratto roccioso e anche un buco nella muratura di un vecchio rudere.
Solitamente sono deposte 3 – 6 uova. Entrambi i membri della coppia, generalmente monogama, partecipano allo svezzamento dei piccoli che s’involano a circa un mese di età.
Francesco Renzi
www.francescorenzi.com
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