
LECCO – Da una chiacchierata in libertà è emersa una prospettiva che forse vale la pena essere condivisa e discussa: realizzare un auditorium musicale all’ultimo piano della palazzina sorta accanto al vecchio tribunale con tanto di ristorante panoramico.
È questa la suggestiva idea di Stefano Calvetti (amante, come del resto tanti, della musica e musicista) supportato da Giorgio Battistini, titolare dell’omonimo negozio di strumenti musicali che da un lato si affaccia proprio sulla trasandata piazza Affari e dall’altro sul trafficato Lungolago di Lecco.
“Ci sono i presupposti per fare qualcosa di grandioso a Lecco?”, si domanda Stefano Calvetti. “Direi proprio di sì”. “Certo, la mia è una sorta di visione, di sogno ad occhi aperti, senza quindi entrare minimamente nelle complesse problematiche sottese alla Piazza Affari – prosegue – Ma immaginiamo di metterci nei panni di una persona, magari un turista, che giunge in città per la prima volta e si trova davanti a questo scheletro di cemento con affaccio su uno degli scorci più belli del mondo. Cosa potrebbe pensare? ‘Stanno evidentemente realizzando agli ultimi piani di questo edificio un ristorante panoramico con tanto di auditorium per ospitare concerti di altissimo livello. Magari proprio sul tetto dell’edificio: come dimenticare la celebre esibizione degli U2 a Los Angeles (Where the streets have no name)? Però, niente male …’. Del resto ci sono moltissime città, europee ma non solo, che hanno creato soluzioni di questo tipo centrando in pieno l’obiettivo. Con grande soddisfazione per i turisti e per i cittadini. È quindi suggestivo pensare che qualcosa del genere possa essere realizzato anche a Lecco”.

L’idea di Calvetti e Battistini è quella di veder realizzato un posto piccolo ma di livello.
“Non si inventerebbe nulla di nuovo – aggiunge Battistini – locali di questo tipo, dove si coniuga l’alta cucina e la musica di livello se ne trovano in molte città, a New York, per esempio, artisti di fama mondiale suonano per pochi in un calendario fatto da più serate. Siamo solo noi in Italia che crediamo che personaggi come Sting, tanto per fare un nome, possano suonare solo in grandi spazi come stadi e palazzetti, dove per altro l’acustica è pessima. Con questa soluzione noi andremmo ad offrire ai grandi artisti un posto unico al mondo”.
Un’idea che potrebbe intercettare anche il turismo di altissimo livello che sfiora solamente Lecco. Basti pensare che, a pochi passi dalla città Manzoniana, c’è un giro d’affari inimmaginabile che rimbalza tra Bellagio e Varenna e non va oltre.
Recentemente a Villa Serbelloni (Bellagio) un multimilionario russo, in occasione del matrimonio della figlia, ha invitato a cantare in due serate distinte Eros Ramazzotti e Robin Williams. Per Bellagio questa non è l’eccezione, il target turistico è soprattutto di questo tipo ma che Lecco, purtroppo, non è capace di intercettare.


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