Tassa di Soggiorno, Confcommercio: “Non s’ha da fare”

LECCO – Confcommercio Lecco ribadisce la sua contrarietà all’introduzione della Tassa di Soggiorno proposta dall’assessore comunale al Turismo Armando Volontè, discussa in Commissione lo scorso 22 ottobre e in discussione nel prossiomo Consiglio comunale in programma per lunedì. 

“Con questa tassa andremmo a chiedere a visitatori e turisti di pagare senza in realtà offrire loro servizi decenti, come per esempio il wi-fi, i servizi igienici pubblici pressoché inesistenti o ancora cartine e mappe della città, tanto per fare alcuni esempi”, fa sapere il direttore di Confcommercio Lecco Alberto Riva. 

Con questa tassa il Comune vorrebbe sopperire alla mancanza di circa 100mila euro, poco meno di un sesto dell’importo necessario per lo sviluppo di sei progetti turistici da attuare in previsione di Expo 2015 che ammonta a 650mila euro.

Così, se da un lato Riva plaude il Comune di Lecco per aver partecipare al bando regionale ottenendo così fondi per 300mila euro da aggiungere ai 230mila già messi a bilancio dall’Amministrazione comunale, dall’altro lato muove una dura critica verso la scelta di introdurre la Tassa di Soggiorno.

“Dall’Amministrazione comunale mi sarei aspettato una soluzione differente – spiega Riva – per esempio,  uno dei 6 progetti riguarda il potenziamento della navigazione, progetto, tra l’altro, al quale la nostra associazione crede moltissimo a tal punto da aver messo sul piatto circa 13mila euro. Dal Comune ci saremmo aspettati un’azione diversa, come per esempio quella di farsi portavoce nei confronti degli altri Comuni rivieraschi invitandoli a partecipare con un contributo, visto che il potenziamento della navigazione gioverebbe a tutti”.

Insomma, una scelta, quella della Tassa di Soggiorno, che non piace a Confcommercio Lecco e che non trova terreno fertile tra i commercianti. Intanto si attende lunedì, per vedere cosa deciderà il Consiglio Comunale.
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