LECCO – Al via della prima seduta del Consiglio comunale, la minoranza ha già lasciato intendere che non farà sconti al sindaco Virginio Brivio.
“Sono passati cinque anni e dei bei propositi che avevate elencato nel 2010 ben pochi hanno trovato attuazione – ha attaccato Lorenzo Bodega – non vorremmo che anche i prossimi cinque siano lo specchio di questo mandato legislativo appena concluso”.

L’ex primo cittadino, sconfitto alle ultime elezioni e approdato nell’aula consiliare, si è tolto anche alcuni sassolini sul quelle che ah definito “questioni farcite da bugie” che sarebbero state utilizzate contro di lui in campagna elettorale, a partire dalla piattaforma galleggiante e l’investimento compiuto dall’allora sindaco per realizzarle.
“Qualcuno l’ha definita il gabinetto dei gabbiani. Peccato che invece sia un luogo di ritrovo, di attracco per le barche e utilizzato per manifestazioni, il posto dove ieri eravate seduti a godervi i fuochi d’artificio”
Bodega ha poi incalzato Brivio: “Vorremmo che ci dica chiaramente cosa intende fare nell’immediato per le problematiche evidenziate nella campagna elettorale: la piazza stazione verrà riaperta? La stazione verrà presidiata dalle forze dell’ordine contro gli atti criminosi? Verranno sgomberate o no le aree dei parcheggi pubblici da tutte le presenze extracomunitarie che illegalmente le presidiano?”
Dura anche la Lega Nord : “Il governo della città negli ultimi cinque anni ha perso consensi e per il centro sinistra le ultime elezioni non sono state una passeggiata – ha commentato il capogruppo Cinzia Bettega – Nei rioni si respira l’ostilità che c’è verso questa amministrazione comunale perché troppi nodi sono rimasti irrisolti. Ora fatico a credere che in due mesi si siano superate queste carenze amministrative. Saremo le sentinelle dei cittadini”.

“L’astensionismo nasce dalla mancanza di risultati dell’amministrazione ed è sintomo della delusione della gente – ha sottolineato Filippo Boscagli di NCD – Dopo il confronto con la cittadinanza vanno individuate le priorità e noi collaboreremo se si vorranno risolvere i problemi della città”.


Un concetto ribadito da Antonio Tallarica, consigliere di Forza Italia: “Collaborazione se si vorrà dare alla città quello che i cittadini si aspettano”.
Per Alberto Negrini, invece, “c’è una grande distanza tra le due proposte che si sono confrontate al ballottaggio. La nostra visione guardava al sostegno dell’economia, alla lotta alla crisi, alla vocazione turistica della città”.
I Cinque Stelle promettono un’opposizione “ferma, leale e propositiva – come annunciato da Massimo Riva – pensiamo che si debba tornare a parlare dei beni comuni: l’acqua pubblica, il trasporto pubblico locale, la sanità. Tutte tematiche che devono tornare oggetto di discussione e confronto se si vuole porre un argine all’astensionismo. Non vogliamo decisioni calate dall’alto ma che siano partecipate”.

All’opposizione anche la sinistra lecchese rappresentata da Alberto Anghileri di Cambia Lecco: “Il mio impegno e quello della lista che rappresento sarà quello di vigilare ma soprattutto di avanzare proposte per risolvere i problemi di chi rappresentiamo, lo farò con la consapevolezza che in democrazia, alla fine contano i voti, l’esito elettorale è stato chiaro. I nostri concittadini hanno deciso chi governa e chi sta all’opposizione e tutti noi siamo tenuti a rispettare questo risultato”.


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