Calolzio, bimba disabile senza prof. Brambilla: “Inammissibile”

Tempo di lettura: 2 minuti
L'on. Michela Vittoria Brambilla
L'on. Michela Vittoria Brambilla
L’on. Michela Vittoria Brambilla

CALOLZIO  – “Episodi di questo genere non sono ammissibili e non ammettono giustificazioni”: lo ha detto l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza, commentando il caso della bambina diversamente abile di Calolziocorte cui è stato negato, almeno fino a novembre, l’insegnante di sostegno. Il padre, signor Elio Canino, ha protestato incatenandosi al cancello della scuola (vedi articolo).

“Poco importa – sottolinea l’on. Brambilla – quale sia lo scoglio burocratico che ha impedito l’immediata assegnazione alla figlia del signor Canino dell’insegnante di sostegno al quale ha diritto: episodi di questo genere non sono ammissibili e non ammettono giustificazioni. La legge, oltre che il buon senso, sono dalla parte della famiglia, lasciata sola a gestire la situazione: chi di dovere provveda a rimuovere gli ostacoli che impediscono l’esercizio di un sacrosanto diritto come quello all’istruzione e all’integrazione scolastica. Un diritto che non può essere riconosciuto a partire da un certo momento, ma dev’essere esercitato per intero, senza limitazioni di sorta. Mi auguro quindi che nelle prossime ore il problema della famiglia Canino, e di tutte le altre famiglie in condizioni analoghe, sia risolto”.

“Purtroppo – incalza la presidente – i proclami del governo non servono a modificare la realtà. Anche quest’anno il problema della mancata assegnazione degli insegnanti di sostegno fin dal primo giorno di scuola si è puntualmente ripresentato, con pesanti ricadute sui bambini, sui ragazzi e sulle loro famiglie. Nella cosiddetta “buona scuola” di Renzi sono migliaia i posti di insegnante di sostegno che rischiano di rimanere scoperti, soprattutto, a quanto sembra, in Lombardia”. Per conoscere le reali dimensioni del grave fenomeno ed avere risposte, l’on. Brambilla ha predisposto un’interrogazione al ministro della Pubblica Istruzione.