
LECCO – “Chiediamo al sindaco di Pescate di non dare atto alla sua iniziativa di protesta”. Il consigliere provinciale Rocco Cardamone tende la mano al primo cittadino Dante De Capitani che nei giorni scorsi ha annunciato una nuova chiusura dello svincolo del Ponte Manzoni nella mattinata del 5 dicembre, così come era già avvenuto lo scorso anno, per protestare contro la situazione viabilista sulla provinciale che attraversa il paese, aggravata, secondo il sindaco pescatese, alla chiusura di una corsia del Ponte Vecchio.
“Le rivendicazioni del sindaco sono legittime e sappiamo che attende da molti mesi la soluzione del problema – ha spiegato mercoledì Cardamone in consiglio provinciale – le tempistiche però non dipendono dalla nostra volontà”.

La Provincia attenderebbe l’approvazione da parte del Comune di Lecco della convenzione con Malgrate e Villa Locatelli e il via libera della soprintendenza per il progetto di interventi tra il Ponte Azzone Visconti e il Ponte Kennedy, progetto che prevede la realizzazione della rotonda di fronte al ponte “vecchio”, il cordolo nel tratto di Malgrate porto e la seconda corsia in ingresso a Lecco sul ponte “nuovo”.
“Quello che il sindaco di Pescate vorrebbe – ha sottolineato il consigliere leghista Stefano Simonetti, compagno di partito del primo cittadino pescatese – è un crono programma e non solo buone intenzioni”.
Un vero cronoprogramma, in effetti, ora non c’è ma il presidente Polano ha fatto sapere che i lavori, per un importo complessivo di 255 mila euro, potrebbero essere messi a gara entro fine novembre e i lavori dovrebbero partire prima della prossima primavera.
“Un fatto oggettivo però – ha sottolineato Polano – è che il problemi al traffico sulla provincia a Pescate non dipendono dall’ingresso vietato sul Ponte “vecchio”, piuttosto dall’immissione sul Ponte Manzoni che è difficoltosa e pericolosa. Per questo chiediamo ad Anas di intervenire con la realizzazione di un terza corsia sul terzo ponte”.

Cardamone dovrebbe incontrare il nuovo capo-dipartimento Anas mercoledì 11 novembre per ricordargli gli impegni presi in provincia di Lecco, come la questione del passaggio a livello di Bellano, la ciclopista Lecco-Abbadia e il peduncolo di Dervio, un’opera, quest’ultima, il cui costo è lievitato dai 6 milioni iniziali agli attuali 20 milioni previsti.
“L’Anas si era resa disponibile ad ulteriori finanziamenti per questi lavori – ha sottolineato Simonetti – serve un’azione politica decisa affinché queste risorse vengano effettivamente messe sul piatto da Anas”.


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