Continuiamo la nostra carrellata sugli ardeidi, sugli aironi cioè per chi non avesse letti gli articoli precedenti, presenti più o meno costantemente all’interno del nostro territorio.
L’esemplare che illustro all’interno di questo articolo è l’Airone rosso, Ardea purpurea.
Come suggerisce il nome (direi che la nomenclatura degli aironi maggiori sia poco fantasiosa in tal senso) l’elemento che più contraddistingua questo uccello è il colore che presenta sfumature di colore fulvo rossiccio (non aspettiamoci di vedere una macchia rosso segnale volare nei nostri cieli!) delle parti inferiori e del collo, entrambe con macchiettate nere. Il dorso, invece, è prevalentemente grigio ardesia. Simpatico e civettuolo è il ciuffo di lunghe penne filiformi he adorna il capo dell’uccello.
L’Airone rosso ha una lunghezza pari a 80-90 cm e una apertura alare pari a 120-150 cm, con un peso che arriva a 600-1.400 g. le zampe e il becco sono di colore giallo così come anche l’iride degli occhi. Caratteristica è la posizione a S che assume il collo quando l’uccello è in volo.
Anche l’airone rosso, come i suoi cugini, è legato alle aree umide e paludose specialmente per quanto attiene i siti riproduttivi.
Infatti anche il nostro protagonista costruisce un voluminoso nido, fatto con canne e stecchi intrecciati, sugli alberi o in cima ad alti arbusti in colonie più o meno numerose.
Generalmente è la femmina che si occupa della costruzione del nido mentre al maschi spettano lavori di bassa manovalanza come l’approvvigionamento di legnetti da intrecciare.
Anche l’airone rosso, come accade per gli altri rappresentanti degli ardeidi, passa gran parte della giornata nascosto tra le vegetazione, uscendo allo scoperto solo per cacciare il suo pasto a base di pesci, anfibi, lucertole, serpi, topi, arvicole, insetti, crostacei, molluschi, ecc… che cattura avventandosi con il lungo collo dopo un immobile agguato.
L’airone rosso è un aldeide che nelle nostre aree umide non è frequentissimo, tuttavia nel corso degli ultimi anni stiamo assistendo ad un graduale aumento degli individui present, sintomo di un miglioramento degli habitat locali in genere.
Francesco Renzi
www.francescorenzi.com
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