AGRATE – Gli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bergamo hanno tratto in arresto un cittadino italiano originario della provincia bergamasca, latitante dal febbraio del 2016.
L’uomo, pluripregiudicato, nei cui confronti pendevano già due provvedimenti di cattura emessi dall’Autorità Giudiziaria per riciclaggio e falso, era riuscito a far perdere le proprie tracce anche il 26 ottobre scorso, quando i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Bergamo avevano fatto irruzione nella sua abitazione per notificargli un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, a seguito di una vasta indagine denominata “Tabula Rasa Orobica”.
Un’investigazione che ha consentito alle Fiamme Gialle bergamasche di sgominare una vera e propria associazione a delinquere, culminata con l’arresto di 17 soggetti accusati di numerosi reati tra i quali la truffa, il riciclaggio, la ricettazione di autoveicoli e la fabbricazione di documenti falsi, tra cui patenti, carte d’identità, passaporti, marche da bollo, targhe automobilistiche, numeri di telai di automezzi, certificati assicurativi e carte di credito.
Nel corso del blitz di ottobre all’appello era sfuggito colui che era considerato uno dei principali esponenti dell’organizzazione, conosciuto nell’ambiente per essere annoverato tra i più noti falsari del Nord Italia, la cui latitanza è stata agevolata proprio dall’utilizzo di documenti falsi con i quali l’uomo era in grado di mascherare la sua reale identità.
Ma i militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Bergamo si sono messi subito sulle tracce del latitante e attraverso accurate indagini ed una costante attività informativa sul territorio sono arrivati a chiudere il cerchio intorno al fuggitivo. Nella mattinata del 9 novembre è scattato il piano per la sua cattura.
I Finanzieri si sono appostati nei pressi di una palazzina di Agrate Brianza e quando hanno visto uscire di casa il sospettato lo hanno immediatamente bloccato e riconosciuto. Sono risaliti così al monolocale dove l’uomo aveva trovato rifugio ed all’interno del quale aveva realizzato una stamperia di documenti contraffatti.
Qui sono state sequestrate numerose carte d’identità, patenti, tessere sanitarie, carte di credito, codici fiscali e timbri riportanti l’emblema della Repubblica Italiana, tutto materiale abilmente contraffatto.
Nel corso dell’operazione è stata sequestrata anche un’autovettura rubata utilizzata dal latitante per i suoi spostamenti, che riportava un numero di telaio contraffatto e documenti di circolazione ed assicurativi rigorosamente falsi.